11 Giugno 2023

Finale Champions, Inzaghi: “Mi chiedo come la palla non sia entrata. Con la società c’è sintonia”

Le parole dell'allenatore nerazzurro

Il commento di Inzaghi al termine di Manchester City-Inter, finale di Champions League. Queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport e Mediaset:

SKY SPORT

“Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché sono stati grandiosi. So che è un momento difficile, volevamo la finale a tutti i costi. In conferenza ho detto che non li cambierei con nessuno e oggi si è visto il perché. Abbiamo giocato contro una squadra fortissima e abbiamo concesso poco. I ragazzi devono essere orgogliosi”.

“Ha visto tutto il mondo che l’Inter ha messo in campo una partita organizzata. Poi c’è chiaramente del rimpianto. Dobbiamo essere orgogliosi del percorso fatto”

“Nel primo tempo non abbiamo sofferto tantissimo, ma potevamo fare di più nel gioco e nei movimenti. Nel secondo tempo abbiamo creato tanto e ci è un po’ mancata la rifinitura. Non ho ancora rivisto le occasioni, ma ti chiedi come mai la palla non sia entrata. Ci meritavamo i supplementari”

“Sicuramente abbiamo fatto un grande percorso in Champions League. Chiaramente fa male, ma il percorso è stato eccezionale. Vogliamo tornare in finale, abbiamo le possibilità. Però dobbiamo giocare come negli ultimi 3 mesi e avere tutti i giocatori disponibili”.

“C’è il lavoro quotidiano con il mio staff, ma sono orgoglioso dei ragazzi. Avrebbero meritato di più, ma è un percorso di crescita. 5 finali in 20 mesi possono servirci a crescere ancora”.

MEDIASET

“Gli ultimi 25 minuti la palla non voleva entrare. Purtroppo è successo nella finale, tra traverse, salvataggi sulla linea, ribattute. Bisogna rendere onore ai ragazzi perché abbiamo giocato contro il City con le nostre armi”

“Con la società c’è sintonia, parleremo e ci troveremo per fare i programmi. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Meritavamo di più, ma questo è il calcio. Onore al City, per il percorso fatto in questi anni”.

“In una serata del genere mi viene difficile parlare di qualche giocatore. Ho detto alla vigilia che non avrei cambiato i miei giocatori con nessuno, oggi ha visto tutto il mondo perché”.

“Sensazione strana perché bisogna abituarsi, ma ho abbracciato i miei ragazzi. Solitamente non parlo subito dopo la fine delle gare, ma oggi ho detto a loro che devono essere orgogliosi anche se la delusione è grande. Sappiamo che squadra è il City”.

“Si è parlato tanto. Sono stati attaccati anche i miei ragazzi. Alcune partite perse ci hanno ci hanno portato critiche, ma ci hanno permesso di vincere 4 trofei in 24 mesi. I ragazzi hanno fatto un percorso importante”.