25 Novembre 2023

Juventus-Inter, Inzaghi: “Noi non ci nascondiamo”. Poi aggiorna su Cuadrado e annuncia un problema per Sanchez

Le dichiarazioni del tecnico in conferenza

Vigilia di Juventus-Inter, super sfida valida per la 13esima giornata di Serie A. L’Inter ha l’occasione di allungare in vetta a +5, dando vita alla prima fuga del campionato. I bianconeri di Allegri, invece, sognano il sorpasso. Queste le parole del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi in conferenza stampa:

LA PARTITA – “Sarà una grande gara, stimolante, in uno stadio pieno. Si affrontano la prima contro la seconda, sappiamo tutti che significato abbia Juventus-Inter. Due squadre che stanno facendo un ottimo percorso, difendendo bene e di squadra, con due moduli simili. Ci saranno tanti duelli individuali, loro sono forti fisicamente, ci saranno momenti in cui dovremo essere più aggressivi e altri meno. Ma ciò su cui ho battuto tanto in questi giorni è stata la concentrazione da mantenere sempre allo stesso livello“.

ALLEGRI E JUVE SENZA COPPE – “Io me li aspettavo così vicini in classifica. Con un allenatore come Allegri e un’ottima squadra, la Juventus vuole sempre vincere come l’Inter. Quest’anno hanno più tempo per preparare le partite e sappiamo tutti che è un grandissimo vantaggio. Abbiamo visto come tutti gli allenatori, nelle prime giornate di campionato senza coppe nella settimana, possano preparare meglio le partite. Noi non ci nascondiamo, ci assumiamo le nostre responsabilità. Poi sappiamo che in alcuni momenti dicono che l’Inter è imbattibile, in altri che l’Inter si è indebolita. Ma dipende sempre dai risultati“.

NIENTE RITIRO – “Parto dal presupposto che ho grandissimi giocatori, molto responsabili, che hanno giocato tante partite di questa importanza. Molti sono rientrati ieri e sono stati dieci giorni in ritiro con le nazionali. Mi è sembrato giusto lasciarli più tempo possibile con le loro famiglie, visto che poi avremo altre due trasferte in questa settimana“.

SANCHEZ – “È tornato ieri dalla nazionale con una leggera distorsione alla caviglia e non è riuscito a fare allenamento. Valuteremo“.

CUADRADO – “Ieri ha fatto il primo allenamento completo. È un grandissimo giocatore che in questi 50 giorni ha avuto un problema al tendine mai avuto in carriera. Questo ci ha penalizzato, per noi può essere una grandissima risorsa. Valuteremo dopo l’allenamento di oggi“.

IL VALORE DI UNA VITTORIA – “Non è decisiva, sicuramente è molto importante nel percorso del campionato. Solo domani saremo al primo terzo del campionato, ci saranno tantissime partite dopo. Ma al tempo stesso sappiamo cosa significhi questa partita per noi, per la società e i nostri tifosi”.

JUVENTUS – “È una squadra compatta, che si difende bene, con tantissimi campioni che possono fare la differenza da un momento all’altro. Noi dovremo tenere la concentrazione altissima tutta la partita, perché è sempre difficile affrontare una squadra come la Juventus“.

I PRECEDENTI CON ALLEGRI – “Negli ultimi anni contro la Juventus abbiamo vinto tanto, soprattutto le due finali di due anni fa e la semifinale dell’anno scorso che ci ha permesso di vincere un altro trofeo. In campionato l’anno scorso due sconfitte, in partite diverse fra loro. A Torino nel primo tempo la mia Inter fece un’ottima partita, senza riuscire a concretizzare occasioni importanti, poi nella ripresa perdemmo distanze e concentrazione. È lì che abbiamo lavorato in questi pochi giorni“.

FIRMARE PER UN PAREGGIO – “Il pareggio non lo si firma mai, non l’avrei mai fatto per nessuna partita, a meno che non fosse un andata e ritorno dopo aver vinto l’andata. Sarà una trasferta difficile come a Bergamo e a Torino. Da qui al 23 dicembre avremo otto partite, le prossime quattro di campionato saranno con le prime tre classificate dello scorso anno e tutte in trasferta, con in mezzo due partite di Champions molto impegnative“.

LE CONDIZIONI DEI NAZIONALI – “Quando ritornano sono stanchi, più che a livello fisico e indipendentemente dal minutaggio, sono provati mentalmente nel preparare sfide da dentro o fuori, soprattutto gli italiani. Li ho trovati contenti della qualificazione, peccato per Bastoni che per noi è importante. Lautaro l’ho trovato bene dopo la vittoria, come Sommer e Thuram. Un po’ meno Carlos Augusto e Sanchez, che hanno perso, anche se non era un dentro o fuori e quindi avranno tempo per rimediare. Rispetto alle altre soste, giocando di domenica abbiamo dato ai giocatori un giorno libero in più per permettere di recuperare energie fisiche e mentali“.

RINNOVO DIRIGENTI – “Non so ancora se siano ufficiali, in serata non ho visto i miei dirigenti. Sarei molto contento per loro che lo meritano, sono dei grandissimi professionisti, ma lo sarei soprattutto per l’Inter. È un segnale del presidente per questi tre grandissimi dirigenti che vivono, 24 ore al giorno, per l’Inter“.

CALHANOGLU – “La prima volta che l’ho visto giocare e ho detto “quanto è forte!” giocava nel Milan in un 4-2-3-1, quando allenavo la Lazio. Giocava esterno d’attacco. Noi lo abbiamo preso per fare la mezzala, poi con il problema di Brozovic lo abbiamo messo regista perché ha qualità tecniche e fisiche elevatissime. Ci è rimasto per un periodo prolungato, mi ha dato tantissime certezze, ha più convinzioni e gli piace tantissimo giocare lì“.