3 Febbraio 2018

L’ag. Branchini: “Interisti, abbiate pazienza: Zhang è serio. Ramires e Pastore? Non avrebbero fatto svoltare”

Il noto procuratore non concorda con il malumore di molti tifosi della Beneamata dopo la chiusura del mercato

Ramires e Pastore: sono stati loro i principali obiettivi di mercato dell’Inter in questo inverno, alla fine mai arrivati. L’agente Giovanni Branchini ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport delle due operazioni e del mercato italiano in generale: “La sessione di gennaio è stata avvilente. Senza colpi e con un pericoloso effetto apnea. Anche gli allenatori vanno ascoltati. Un mese è lungo: negli spogliatoi si crea subbuglio e i tifosi si caricano di aspettative. Come quelli dell’Inter? Esatto, il Psg non svende i giocatori, si sa. Sirigu, per esempio, ha rinunciato a un anno di contratto per venir via. E l’Inter non poteva permettersi quell’operazione. Per altro Rafinha è bravo, se sta al meglio… Il mondo nerazzurro deve avere pazienza: Zhang è serio, ha solo bisogno di tempo. Sta rimettendo a posto i conti del club. Farà bene”.

In particolare, ai tifosi non è andato giù il mancato arrivo di Ramires, di proprietà di Suning, anche se allo Jiangsu in Cina: “Ramires sta allo Jiangsu come Joao Mario  e Gabigol all’Inter. È costato tanto e in Cina è arrivato, con gli stessi agenti, come giocatore top. Darlo via sarebbe equivalso ad epauperare il capitale. Suning non poteva dire sì. Ecomunque con lui e Pastore sarebbe cambiato poco. Se prendi Matthaeus a 25 anni fai il salto, ma con Pastore e Ramires al massimo ti garantisci dei punti in più, non svolti”.

Secondo Branchini, molte trattative come quella di Ramires sono influenzate dai media: “Il mercato così com’è non funziona e girano prezzi assurdi. Dobbiamo abbandonare determinate abitudini e credo che anche i media possano darci una mano: A furia di parlare di un calciatore, spesso si determina un effetto di amplificazione.E tutti si convincono che un determinato rinforzo è indispensabile. Anche se non lo è».

Riguardo il Fair Play Finanziario infine, dichiara: “Invece di concentrarsi sulle commissioni di Raiola nell’affare Pogba, ci si dovrebbe preoccupare del fatto che, pur rispettando le regole, i due club che dettano legge sul mercato in Europa (Psg e City ndr) hanno alle spalle due Stati, tra i più ricchi al mondo. Quale società, anche la più grande, potrà mai competere con loro? È dura per tutti stare al passo, e questo FairPlay finanziario non aiuta certo”.