14 Settembre 2013

FOCUS – Mazzarri & Conte: scontro fra titani

La lunga attesa sta per finire, dopo due settimane di sosta ricomincerà il campionato e lo farà nel modo più elettrizzante possibile per un tifoso nerazzurro: il derby d’Italia contro gli acerrimi nemici (sportivi) della Juventus.

Sarà l’occasione per riaccendere una rivalità che dura ormai da decenni e che ha conosciuto negli ultimi due anni un leggero assopimento per la costante perdita di competitività della nostra Beneamata. Guardare la Juventus stravincere il campionato con oltre trenta punti di distacco dalla nostra Inter non è stato certo uno spettacolo da ricordare per i sostenitori nerazzurri.

Nella scorsa stagione il nostro campionato si è praticamente concluso dopo la grandissima vittoria ottenuta allo Juventus Stadium; quella sera, entusiasti per i tre punti e per essere stati la prima squadra in assoluto a battere la Vecchia Signora nella sua nuova casa, abbiamo creduto anche solo per un attimo di poter competere con i bianconeri per la conquista del titolo. Purtroppo le aspettative sono state disattese ed abbiamo collezionato la seconda stagione fallimentare di fila.

Oggi molte cose sono cambiate rispetto allo scorso campionato. Innanzitutto è cambiato l’allenatore; ciò che balza subito agli occhi è il fatto che la squadra nerazzurra sembra già avere, dopo pochi mesi di lavoro con il nuovo tecnico, un’identità ben precisa. Chi ha visto l’ ultima partita contro il Catania, non può fare a meno di notare quanto sia già evidente la mano di Mazzarri. La squadra è organizzata, le distanze tra i reparti sono quelle giuste, e in un contesto in cui ognuno sa perfettamente cosa fare, i singoli non possono che rendere al massimo delle loro capacità.  Prova ne siano le prestazioni offerte da Jonathan ed Alvarez.

La sensazione è quella di vedere un’Inter che gioca finalmente da squadra, tutti  seguono lo spartito dettato dall’allenatore, tutti si aiutano e si sacrificano, particolare non da poco se pensiamo per un attimo alla squadra dello scorso anno (soprattutto nella seconda parte del campionato). Altra importante differenza che si può facilmente notare rispetto alla scorsa stagione è sicuramente la ritrovata solidità difensiva; Handanovic è stato inoperoso per buona parte delle sfide con Genoa e Catania e questo aspetto non può essere sottovalutato per chi, come Samir, era abituato in passato ad essere sistematicamente il migliore in campo.

Questi grandi miglioramenti mostrati dall’Inter di Mazzarri non possono che essere frutto del lavoro effettuato dal tecnico toscano sin dal ritiro di Pinzolo. In un mercato non certo sfavillante come quello operato da Marco Branca e Piero Ausilio, il vero grande acquisto nerazzurro si chiama Walter Mazzarri. Nella partita contro la Juventus potremo assistere ad una sfida nella sfida, quella tra il nostro mister ed Antonio Conte, con ogni probabilità i due migliori allenatori presenti nel nostro campionato. Sia Mazzarri che Conte hanno sempre conseguito ottimi risultati nelle squadre allenate (per il tecnico pugliese c’è da registrare la sfortunata perentesi con l’Atalanta). Il nostro mister può addirittura vantare un record sicuramente molto invidiato dagli altri allenatori: non è mai stato esonerato durante la sua lunga carriera. Entrambi hanno come caratteristica peculiare quella di dare un’identità precisa alla squadra che allenano. Al momento il modulo preferito dai due tecnici è il 3-5-2, pur avendo probabilmente due interpretazioni dello stesso e due filosofie calcistiche differenti.

A favore dell’allenatore bianconero allo stato attuale ci sono le vittorie; va però riconosciuto a Mazzarri di non aver mai realmente avuto a disposizione una squadra che potesse vincere lo Scudetto. Il Napoli degli ultimi due anni infatti è andato oltre i propri limiti grazie ai meriti di Mazzarri, ma ai nastri di partenza non era certamente una squadra costruita per la vittoria finale. A favore del tecnico nerazzurro invece c’è un’innata capacità nel trarre il massimo rendimento possibile dalla rosa a disposizione. Molti degli attaccanti avuti da Mazzarri nel corso degli anni, hanno vissuto con il nostro mister il momento più prolifico della carriera. L’esempio più indicativo è probabilmente quello di Rolando Bianchi, mai più espressosi ai livelli raggiunti a Reggio Calabria con il tecnico toscano. Pensando invece al recente passato si può tranquillamente fare l’esempio di Cavani; l’attaccante ex Napoli infatti, si è consacrato al grande pubblico come goleador di altissimo livello soltanto con la cura del nostro mister; a Palermo aveva fatto sicuramente bene ma era lontano anni luce dall’avere quella vena realizzativa dimostrata con la maglia del Napoli.

Insomma siamo di fronte a due grandi allenatori, il cui rapporto tra l’altro non è certo idilliaco, considerate le tante battaglie affrontate in questi anni quando Mazzarri sedeva sulla panchina partenopea. Nel big-match che andrà in scena al Meazza dunque, ci sarà uno scontro tra titani per quanto riguarda i due rispettivi tecnici. Tutto il popolo nerazzurro si augura che la nostra Inter sia all’altezza del suo allenatore, se così fosse ci sarà certamente da divertirsi…