9 Maggio 2014

Vigilia di Inter-Lazio, parla Mazzarri: “L’addio di Javier mi emoziona: lui è l’emblema di questa squadra”

 

Mazzarri Inter Lazio, ecco le parole del tecnico in conferenza stampa.

Come di consueto, alla vigilia dell’importantissimo match di campionato di domani sera contro la Lazio, Walter Mazzarri ha incontrato i cronisti presenti nella sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti” di Appiano Gentile. Ecco le parole del mister, riportate in diretta su Inter Channel e in streaming su Inter.it. CONCENTRAZIONE – “E’ stato proprio Javier a tenere l’ambiente concentrato verso il nostro obiettivo. Spero che la gente che verrà allo stadio sia uno stimolo positivo per fare bene. La formazione la vedrete domani: con il Capitano io ci parlo sempre, lui è un leader e sa qual è il mio pensiero sulle scelte tecniche“. APPROCCIO ALLE PARTITE – “La partita l’abbiamo sbagliata col Milan. Non dimentichiamo che prima, però, abbiamo vinto su due campi difficili e giocato bene con una delle migliori squadre del campionato. Abbiamo lavorato bene questa settimana per dimenticare la prestazione del Derby”. CATTIVERIA AGONISTICA – “Contro il Milan non ci siamo espressi come volevamo e dovevamo, però il carattere non manca mai. Peccato, perchè era una partita sentita e importante. Domani dobbiamo dimostrare che è stato solo un incidente di percorso, di cui tutti, specialmente io, siamo responsabili“. AUTOCRITICA – “Faccio tesoro dei miei errori, faccio sempre autocritica. Quando le partite non si vincono mi accuso da solo, figuriamoci se non lo faccio in un match fondamentale contro il Milan. Sono certo, però, di dare sempre il massimo per la causa, sono sereno con me stesso“. CONTINUITA’ – “Lo dico sempre: queste sono analisi che potremo fare solo a fine campionato, ci sono ancora punti a disposizione e il bilancio lo faremo dopo“. TIFOSI – “Hanno sempre ragione, hanno tutti il diritto di arrabbiarsi. Vivono il momento del Derby con emozione ed è giusto che io faccia da parafulmine: accetto le critiche con tranquillitàMODULO – “Presto per parlare di un nuovo stile di gioco: bisognerà valutare la nostra organizzazione, che è la cosa più importante, al di là di chi arriverà, poi potremo impostare un determinato lavoro in base ai giocatori che avrò a disposizione“. CONFERMA – Dico solo che chi mi giudica sa come lavoro e valuta anche la mia professionalità, la mia lucidità nei momenti negativi, il fatto che io sappia scindere la rabbia dalla logica“. HERNANES – Un giocatore non si valuta mai singolarmente, ma nel contesto della squadra. L’ho detto sin dall’inizio: è stato importante quest’anno, ma lo sarà ancora di più per il prossimo. E’ normale che un giocatore nuovo che si inserisce in un grande club sia sottoposto a delle variabili: non sempre è stato bene fisicamente; inoltre, quando è arrivato, grazie a lui abbiamo invertito la tendenza di quel momento negativo e adesso, forse grazie al ruolo in cui l’ho schierato, ha conquistato un posto in Nazionale, di cui non era sicuro”. EMOZIONE PER ZANETTI – “Normale commuoversi per non vederlo più agli allenamenti e alle partite. C’è emozione anche da parte mia, lui è stato, è e sarà sempre l’emblema dell’Inter. E’ un discorso di portata anche europea, internazionale”. PARTITA PIU’ IMPORTANTE – “La squadra che ha sbagliato col Milan è la stessa che ha fatto bene in una serie di partite: domani c’è la possibilità per loro di riscatto. Noi dobbiamo pensare sempre di poterle vincere tutto ed avere continuità; domani è importantissima perchè siamo alla fine e le possibilità di rivincita diminuiscono”. PADRONI DEL PROPRIO DESTINO – “Al di là di tutto, abbiamo 6 punti a disposizione e il vantaggio di dipendere da noi stessi, quindi non dobbiamo guardare nessuno. Spero che ciò ci dia energia positivia in più“. PAROLE DI AUSILIO – “Le sue parole sui giornali io le conoscevo già prima. Non mi meraviglio, è tutto scontato perchè le valutazioni della società le conosco. Poi fa piacere quando diventano pubbliche“. TOTOALLENATORE – “Non mi danno fastidio le voci sui miei successori. Io mi concentro solo sul mio lavoro, non sono un pivellino perchè conosco questo mestiere e lo faccio da dieci anni, quindi non posso spendere energie inutili a pensare a questi rumors“.