“Non ha il veleno di Conte”: Inzaghi finisce sotto accusa
Il tecnico nerazzurro beccato dopo la disfatta di Firenze

Era da tempo che Simone Inzaghi non finiva nel mirino della critica dopo una gara giocata dall’Inter. Dopo la disfatta di ieri sera a Firenze, era inevitabile che anche il tecnico nerazzurro potesse attrarre commenti poco lusinghieri nei suoi confronti. La sua squadra non sta vivendo un gran momento e di questo passo rischia di compromettere un cammino che sino a questo momento aveva evidenziato poche sbavature.
Sulle pagine di gazzetta.it, ad esempio, questo pomeriggio è stata mossa una critica rispetto alla gestione dello spogliatoio da parte di Inzaghi nei momenti complicati: “Bravissimo tatticamente, bravissimo nel far crescere i giocatori, nel creare un ottimo ambiente, ma… Ma forse proprio per questo capace di dare troppe certezze anche ai suoi calciatori. Se sei il più forte per quattro anni, ma non raccogli il dovuto, forse ti manca un pizzo di adrenalina, di tensione, che non vuole dire nervosismo, nella continuità. Inzaghi ha passato cinque anni e mezzo alla Lazio, e adesso è al quarto anno all’Inter”.
Il tecnico dell’Inter, poi, è stato paragonato con Antonio Conte, suo successore sulla panchina nerazzurra: “Al contrario di Antonio Conte che per definizione brucia tutto, anche la sua serenità, nel giro di un paio di stagioni al massimo. Stressa l’ambiente – dalla società ai giocatori – sin dal primo giorno, per avere risultati immediati che spesso arrivano, come è successo alla Juve, all’Inter, al Chelsea. Poi magari finisce per spezzare, tirandola tanto, magari anche troppo, quella corda emotiva. Ma quel veleno sportivo è sicuramente alla base della sua carriera da vincente. Ecco, forse Simone Inzaghi avrebbe bisogno, anche pubblicamente, di prendersi e di dare minori certezze, mettendo tutti – ma proprio tutti – sempre in discussione, perché, ed è una verità, al calcio si gioca con la testa prima ancora che con i piedi”.