4 Dicembre 2023

Adesso anche Sacchi ELOGIA l’Inter: “Favorita se gioca così, ma ora Inzaghi…”

Le parole dell'ex tecnico del Milan

Arrigo Sacchi ha parlato come consuetudine in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. La novità però arriva dal suo commento alla prestazione dell’Inter contro il Napoli. Questa volta, infatti, l’ex allenatore del Milan, infatti, ha elogiato la squadra di Inzaghi, con la quale invece è sempre stato molto critico.

Queste le sue parole:

PRESTAZIONE – “Non ho difficoltà a dire che, se gioca come ha fatto a Napoli, l’Inter è la favorita per lo scudetto. Però, se interpreta le partite come le è capitato a Torino contro la Juve, allora tutto può tornare in discussione. Juve-Inter, a livello di spettacolo, è stata una sfida che ha ammazzato il calcio; questo Napoli-Inter, invece, ha acceso l’entusiasmo. Cosa mi ha impressionato dell’Inter? Il fatto che ha ribattuto colpo su colpo e che, per la prima volta in questa stagione, ha pressato. I nerazzurri hanno giocato a viso aperto, e per questo motivo ne è nata una partita come non se ne vedono spesso nel campionato italiano. La squadra di Simone Inzaghi ha mostrato qualità, esperienza, potenza, velocità. E finalmente non ho visto cinque o sei giocatori in zona difensiva”.

DUELLO INTER-JUVE – “La Juve, che pratica un calcio basato sull’attenzione difensiva e sul contropiede, sta crescendo. Gli uomini di Allegri hanno una volontà di ferro e lo si è visto anche nell’ultima partita contro il Monza. Non mollano mai, e poi non hanno gli impegni europei: un bel vantaggio”.

PERICOLI INTER –
“Il pericolo maggiore? Quello di sentirsi già arrivata. È un rischio che si corre dopo prestazioni come quella di Napoli. I nerazzurri, invece, devono considerare questo successo un punto di partenza. Penso che, se insisterà su questa strada e se Simone Inzaghi riuscirà a renderla ancora più coraggiosa, per l’Inter si possano aprire spazi anche a livello internazionale. Hanno dato una prova di forza notevole, ora devono continuare a tenere il piede sull’acceleratore senza pensare di essere dei fenomeni”.