3 Aprile 2024

Sacchi, ma cosa dici: “Il Milan non ha investito quanto l’Inter”

L'ex tecnico salva la stagione dei rossoneri con dei dati discutibili

Hanno fatto discutere anche stavolta le dichiarazioni rilasciate da Arrigo Sacchi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore rossonero, pur di giustificare l’annata a suo giudizio positiva del Milan, ha paragonato il mercato della formazione di Stefano Pioli a quello dell’Inter dell’ultima stagione.

Queste sono state le parole pronunciate da Sacchi: “La stagione del Milan non va giudicata in base al risultato del derby. Sarebbe un errore madornale, e sarebbe un’ingiustizia nei confronti dei protagonisti. Il Milan sta lottando per conquistare il secondo posto in campionato: so che i rossoneri, per storia, per tradizione e per ambizione, dovrebbero sempre lottare per il primo, ma un piazzamento alle spalle dell’Inter non sarebbe certo da classificare come un fallimento. Tutt’altro, soprattutto se si considera la grande rivoluzione estiva operata sul mercato e le conseguenti difficoltà incontrate nell’assemblare il gruppo. Inoltre il Milan non ha investito quanto l’Inter o quanto altre avversarie. Dunque, un secondo posto dovrebbe essere applaudito come un buon risultato. E poi c’è sempre l’Europa League, trofeo che nessun club italiano ha mai vinto, e il Milan ha la possibilità di farlo. Non è mica un traguardo da mettere in secondo piano”. 

L’ex allenatore, sostenendo che i nerazzurri avrebbero investito di più, non ha probabilmente consultato i numeri della scorsa estate che vedono invece il Milan avanti con una spesa di gran lunga superiore a quella dell’Inter. Con 116,50 milioni di euro investiti in entrata dai rossoneri sono stati quasi doppiati i 64,75 dei nerazzurri.

Allargando l’orizzonte alle scorse stagioni, rimane ancora superiore la cifra spesa dal Milan. Nel periodo che fa riferimento alle annate 2021/22 e 2022/23, i rossoneri hanno complessivamente investito in entrata 151,34 milioni, stracciando i 112,73 dell’Inter. Numeri, questi, che Arrigo Sacchi non avrà evidentemente consultato prima di asserire un’affermazione del genere.