27 Ottobre 2018

Stankovic: “Di professionisti come Icardi ce ne sono pochi. Gesto Mourinho contro i tifosi della Juve? Simpatico ma non offensivo”

L'ex centrocampista di Lazio ed Inter è stato intervistato dal Corriere dello Sport

In occasione di Lazio-Inter che avrà luogo lunedì sera, il Corriere dello Sport ha intervistato un grande doppio ex della sfida quale Dejan Stankovic. Ecco le sue parole.

LAZIO-INTER – “Sarà uno scontro da Champions, una partita bellissima. L’Inter nel derby è stata tosta, forte, alta nella pressione e ha avuto un grande ritmo, poi a Barcellona è andata peggio e ho letto che a Spalletti e Icardi non è piaciuta affatto. Può capitare quando di fronte c’è una grande avversaria come il Barça. L’Inter di quest’anno è un bel gruppo e l’ho notato quando sono andato ad Appiano, andrà lontano. Anche la Lazio mi piace e finora ha fatto bene sia in campionato che in Europa League. Avrà un giorno di riposo in meno rispetto ai nerazzurri, ma a certi livelli qualche ora in più o in meno non fa la differenza”.

PRONOSTICO – “Non saprei. Per l’Inter è una trasferta scomoda dopo due incontri nei quali ha speso tanto. Per la Lazio un match che le dà la possibilità di riscattarsi visto che all’ultima giornata contro i nerazzurri ha perso la Champions”.

IMMOBILE vs ICARDI – “Duello tra due attaccanti che segnano tanto, ma che sono diversi. Icardi è uno che tira il carro, un ragazzo serio e un grande bomber. Quando ero club manager dell’Inter ho lavorato con lui e vi assicuro che di professionisti così ce ne sono pochi. È cresciuto anno dopo anno e ha dimostrato di meritarsi la fascia con i gol, ma anche con i comportamenti. Immobile rispetto a Icardi è meno uomo d’area, attacca più la profondità e ha una gamma di movimenti più ampia. Anche Ciro ha sempre fatto bene perché è bravo a sfruttare le occasioni, ha la giusta cattiveria davanti alla porta, è furbo e segna in ogni modo. Può dare tanto anche alla Nazionale se ascolta il Mancio, uno che gli attaccanti sa come valorizzarli”.

VECINO vs MILINKOVIC-SAVIC – “L’Inter è in Champions grazie alla rete di Vecino contro la Lazio e gli interisti lo ricorderanno a lungo quel gol. Quando a Milinkovic-Savic lo stanno caricando di pressione dopo la brillante stagione che ha fatto lo scorso anno. In Italia è così e lui si sta abituando. È arrivato al Mondiale con tante aspettative anche a causa delle voci di mercato che c’erano tutti i giorni sul giornali e ne ha risentito. Io dico lasciamolo giocare perché in circolazione ce ne sono pochi come lui. Vedrete che con la testa tornerà presto tranquillo e renderà come il vero Milinkovic-Savic”.

MEGLIO SPALLETTI O INZAGHI – Spalletti è bravo e lo scorso anno ha centrato l’obiettivo in mezzo a tante difficoltà. È uno che guida il gruppo e sa come tirare fuori il massimo dai suoi giocatori. Per Inzaghi sono molto contento perché è diventato allenatore della Lazio quando tante cose si sono incastrate nel modo giusto per lui, ma si è fatto subito trovare pronto. Ci ho giocato insieme e vi posso assicurare che è un ragazzo eccezionale che pensava sempre al calcio, 24 ore su 24. Non mi sorprende che stia facendo così bene e non avete ancora visto niente: secondo me può diventare uno dei migliori tecnici in circolazione”.

GESTO DI MOURINHO AI TIFOSI DELLA JUVE – “Lo definisco una battuta… mimica perché i tifosi bianconeri lo irridevano e lui ha risposto mostrando le tre dita. Il segno del Triplete l’ho riconosciuto subito ed è stato in pieno stile Mourinho. Simpatico, ma non offensivo. Vuol dire che ha ancora voglia di lottare e in effetti lo sta facendo anche se le cose non stanno andando come lui voleva ad inizio stagione. È evidente che il suo United abbia qualcosa in meno rispetto al City, al Chelsea e al Liverpool, ma lui comunque darà il 300% e uscirà dalle difficoltà”.

RICORDO PIU’ BELLO DI MOU – “Le lacrime al momento dell’addio a Madrid: erano vere perché sapeva di lasciare un bel gruppo. Sono molto felice di aver lavorato con lui”.

MANCINI – “È il ct giusto per la Nazionale e sono stato molto contento per lui dopo il gol di Biraghi in Polonia. L’ho visto esultare… alla Mancini e per il calcio italiano questo è un buon segnale. Mancio riporterà la Nazionale in alto lanciando i giovani. Bisogna però che tutti lo seguano”.

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