19 Febbraio 2021

Stramaccioni: “Inter favorita per lo scudetto, quanti ricordi nei derby. Eriksen? Serviva solo tempo”

L'ex tecnico nerazzurro: "Il popolo interista merita queste soddisfazioni e vincere domenica significherebbe tornare a far sognare tutti dopo anni"

Andrea Stramaccioni, Getty Images

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Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport a pochi giorni dal derby di Milano, in programma domenica pomeriggio a San Siro contro il Milan.

Ecco le sue parole: “Ricordo bene l’esplosione di rabbia e gioia sotto la Nord dopo il derby vinto in dieci con gol di Samuel e l’abbraccio di Maicon dopo il gol che chiudeva lo spettacolare derby del 4-2. Sento ancora quell’urlo e mi viene tristezza pensando che il derby più importante degli ultimi dieci anni sarà senza pubblico. La vera magia di un derby a San Siro sono i tifosi“.

Inter prima“Il sorpasso aumenta molto la pressione sui rossoneri perché in caso di sconfitta sarebbe un colpo durissimo alle ambizioni di vertice, mentalmente più che a livello di classifica. L’Europa League giocandosi di giovedì è sempre un potenziale fattore per la gara successiva , ma allo stesso tempo il Milan ha avuto l’occasione di ‘tornare a vincere’ prima di giocare il derby. E comunque Pioli a Belgrado ha risparmiato diversi titolari“.

Il rebus societario: “La squadra deve essere protetta da qualsiasi vicenda investa il club. Ci sono persone preposte a questo e i giocatori stanno concentrando l’energia nella giusta direzione”.

I due precedenti: “In entrambi il Milan è partito fortissimo ma la partita poi l’ha sempre condotta prevalentemente l’Inter. Anche se nella sfida di Coppa ovviamente ha pesato l’espulsione di Ibrahimovic. L’Inter ha un palleggio codificato ed è arrivata ad un ottimo livello di gestione della palla, soprattutto con innesto di Eriksen. Non mi aspetto un Milan con un’aggressione iniziale alta ma piuttosto lo immagino attento a coprire le zone nevralgiche del gioco e a sfruttare con tecnica e velocità qualsiasi errore interista. Sappiamo che negli spazi entrambe le squadre sanno essere devastanti e soprattutto il Milan nei due derby precedenti li ha sfruttati benissimo“.

Le sfide decisive: “I duelli Lukaku-Romagnoli e De Vrij-Ibra saranno molto importanti, ma spesso le gare si decidono a centrocampo. Bennacer-Kessie-Calhanoglu contrapposti a Brozovic-Barella-Eriksen. Difficile scegliere, sicuramente per il momento di forma vedo meglio il trio nerazzurro“.

L’importanza di Brozovic: “E’ il giocatore chiave che detta gran parte dei tempi di uscita della manovra nerazzurra. Tutte le squadre che lo hanno ‘asfissiato’ hanno fatto perdere fluidità alla costruzione bassa interista e tutti i palloni che arrivano davanti risultano più sporchi. Ma non mi aspetto un Milan ultra-aggressivo, bensì attento e pronto sulla seconda linea di passaggio. Anche per gestire le energie”.

Barella contro Kessie: Che duello. Giocatori straordinari, i motori delle due squadre. Barella sta benissimo e cresce di partita in partita, mentre ho l’impressione che Kessié per essere devastante come sa abbia bisogno che girino bene anche compagni di reparto. Se il centrocampo rossonero trova le misure e i tempi di gioco giusti, lui sarà devastante”.

Hakimi contro Theo: Hakimi è uno dei fuoriclasse di questa Inter , rappresenta come si dice in gergo un’uscita allo sviluppo del gioco nerazzurro. Con caratteristiche diverse, mi ricorda alle volte la pericolosità che aveva Maicon nell’Inter del Triplete. Quando cambi gioco su Hakimi sai che si può generare un pericolo. E’ sempre più decisivo negli ultimi 16 metri. Theo ha i mezzi atletici per non soffrirlo ma molto dipenderà dal suo compagno di fascia perché spesso contro Lukaku e Lautaro ‘chiamano’ il terzino di parte opposta a legarsi con i due centrali difensivi ed è in quel momento che la cooperazione con l’esterno alto diventa fondamentale per contenere il quinto nerazzurro. Prevedo scintille su quella corsia”.

Eriksen mezzala: “Spero che Conte continui a schierarlo. Ho sempre detto e pensato che Eriksen, una volta entrato nei meccanismi , potesse essere l’uomo in grado di far cambiare marcia, spessore e livello al centrocampo nerazzurro. In Italia si pretende che un nuovo si inserisca e faccia subito la differenza. Invece serve tempo, a maggior ragione per entrare in un gioco cosi consolidato e codificato come quello di Conte e diverso dalla libertà che lui aveva nel Tottenham. Se il danese non partisse dall’inizio sarei un po’ deluso e sarebbe un passo indietro alla potenziale crescita nerazzurra”.

La difesa: “Bastoni e Skriniar sono nel loro contenitore tattico ideale, nella posizione che conoscono meglio e a mio avviso con la difesa a tre sono anche cresciuti tantissimo individualmente. Specialmente con Calhanoglu che si muove tra le linee, i due centrali esterni spesso saranno chiamati a delle scalate e delle uscite molto aggressive che li porteranno a difendere fuori dalla loro ‘comfort zone’ poiché si troveranno ad accorciare sul secondo giocatore che a turno insieme ad Ibra attaccherà la parte centrale della difesa nerazzurra. Tempismo , senso dell’anticipo e capacità di lettura delle diverse situazioni faranno la differenza”.

La lite tra Ibra e Lukaku: “Scontro fra Titani , in questo momento i due simboli indiscussi di Inter e Milan, l’ultimo round lo ha vinto Lukaku. Ma è vero che queste sono le partite in cui Zlatan fa la differenza. Strascichi? La testa sarà alla gara e far vincere la propria squadra è l’unica cosa che conta, ma pensare che non ci saranno strascichi è difficile. Anche perché il litigio è recente”.

La lotta scudetto“L’Inter ora è molto solida, compatta, ultimamente subisce poco. Come valore della rosa e assenza di impegni infrasettimanali, l’Inter resta la grande favorita per lo scudetto. Nel derby vedo meglio i nerazzurri sia per analisi tecnica sia per motivi di cuore. Il popolo interista merita queste soddisfazioni e vincere domenica significherebbe finalmente tornare a far sognare tutti dopo anni”.

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