3 Gennaio 2019

Focus – No al rattoppo, sì al rinnovo: blindare i top player per resistere alle sirene di mercato

Cosa aspettarsi dal mercato di gennaio che comincia ufficialmente oggi

Qualche settimana fa Luciano Spalletti ha spiegato il mercato di gennaio con una frase abbastanza forte: “La squadra non migliorerebbe con gli scarti degli altri”. Alcuni tifosi interisti hanno storto il naso sui social ma il concetto espresso dal tecnico di Certaldo è tutt’altro che banale e traccia una linea precisa che merita un’interpretazione: l’Inter non ha più bisogno di rattoppi, è cresciuta tanto nell’ultimo anno a livello di rosa e ambizioni e per compiere l’ultimo step di crescita ha bisogno di top player che facciano fare il salto di qualità.

La frase di Luciano Spalletti nasce anche da un altro principio, ovvero la rivalutazione dell’usato in cui il tecnico è ormai specializzato. In meno di un anno ha prima trasformato Brozovic in un centrocampista coi fiocchi e perno della sua Inter e poi, pian piano, cancellato dalla mente di Joao Mario i fischi dell’ultima parentesi nerazzurra per rigettarlo nella mischia nella versione Euro 2016, con qualità e quantità a servizio dei compagni. L’allenatore nerazzurro ha preferito valorizzare il campione d’Europa portoghese piuttosto che chiedere uno sforzo alla società nella parentesi invernale perché sa che, in questa sessione di mercato, difficilmente troverebbe ciò di cui ha bisogno per compiere l’ultimo step di crescita sopracitato.  Al momento dunque l’Inter resta vigile sui talenti che il calcio ha da offrire, su tutti il giovane portiere brasiliano Brazao e Nicolò Barella, centrocampista del Cagliari per cui Ausilio e Marotta sono pronti a sferrare l’affondo quando Giulini deciderà di privarsene. Realisticamente è difficile pensare a Barella via dalla Sardegna a gennaio, il club rossoblu deve già sostituire l’infortunato Castro ed essendo impegnato nella lotta salvezza preferirebbe privarsi del proprio gioiello in estate, quando non mancheranno le pretendenti su una base d’asta compresa tra i 40 e i 50 milioni.

Ma allora che farà la società nerazzurra in una sessione invernale sempre ricca di titoloni e nomi nuovi? Marotta e Ausilio hanno due missioni da compiere, due tavoli da cui dovranno alzarsi con pezzi di carta dorati in mano: iniziare il 2019 con i rinnovi di contratto di Mauro Icardi e Milan Skriniar. La recente Champions League ha confermato il valore dei due calciatori, due top player che grazie alla vetrina europea hanno aumentato la lista dei corteggiatori ma anche esaltato i tifosi dell’Inter, che hanno capito una volta di più di avere in rosa calciatori adatti a un progetto vincente. Ecco perché l’Inter deve compiere un passo importante e blindare con cifre consone il capitano argentino e il muro slovacco, perni imprescindibili nella creazione di una squadra ancora più ambiziosa. In un mercato in cui i top player viaggiano con stipendi e valutazioni folli, sarebbe giusto riconoscere a Skriniar quel contratto da 4/5 milioni netti che oggi chiede, così come premiare Icardi con un accordo da 7/8 milioni netti a patto che venga eliminata la clausola da 110 milioni (valida solo per l’estero e fino alla prima metà di luglio). L’Inter sta dimostrando sul campo di essere forte e ambiziosa, anche per questo ben venga il no al rattoppo e sì al rinnovo: blindare i top player per resistere alle sirene di mercato estive quando sarà la Beneamata a dover investire su altri top player per spodestare la Juventus da un trono diventato cosa sua per troppi, lunghi, interminabili anni.

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