23 Febbraio 2020

Garattini (pres. istituto ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’): “Chiudere stadi solo in caso di emergenza. Ecco cosa accadrà ora”

Parla il professore: "Trovo corretto far giocare le gare nelle città per ora non colpite dal virus"

L’emergenza Coronavirus è ormai scoppiata anche in Italia, con il governo che si è mosso di conseguenza per cercare di salvaguardare il più possibile la salute dei cittadini. In funzione dei casi registrati in Lombardia e Veneto, infatti, è di ieri sera tardi la decisione di rinviare tutte le manifestazioni sportive programmate per oggi proprio in queste due regioni. Ai microfoni del Corriere dello Sport, per analizzare la questione, è intervenuto il professore Silvio Garattini, presidente dell’istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’. Ecco le sue parole.

Rinvio delle gare – “In questo momento non ci sono ragioni tali per sospendere le gare di calcio o di altri sport, almeno quelle che non si disputano nelle aree coinvolte. Credo che il governo abbia tenuto conto del fatto che il rischio contagio al momento sembra basso, anche se la situazione andrà monitorata ora per ora. Prendere delle misure restrittive non sempre è un bene. Si può creare una psicosi tra la popolazione. In generale, vale una regola: se una persona ha la febbre deve avvisare il suo medico, senza recarsi al pronto soccorso o andarsene in giro”.

Cosa aspettarci nelle prossime ore – “Esiste una responsabilità individuale, a quella dobbiamo appellarci. Chi ha avuto contatti con persone provenienti dalla Cina, cinesi o amici turisti, deve confrontarsi con il proprio medico o chiamare il numero di pubblica utilità 1500. Ricordiamo, però, che al momento ci sono 50 casi su oltre 60 milioni di abitanti. È un numero per fortuna ancora basso”.

Limite numerico prima dell’allarme – “Direi di no. In generale all’aumento dei casi corrispondono prescrizioni sempre più restrittive. L’obiettivo è far vivere alle persone una vita più normale possibile. In Cina sono morte 2.360 persone su 77.662 contagi. Come vede sono molti di più i guariti”.

Consigli – “Seguire le regole igieniche: lavarsi le mani con continuità, non toccarsi il naso e la bocca con le mani, non stare troppo tempo nei locali affollati e, in generale, nei luoghi dove gira molta gente”.

Stadio – “Nella maggior parte delle città italiane, però, non c’è nemmeno un caso di coronavirus. Chiudere stadi e palazzetti è una decisione drastica che va presa quando c’è una reale emergenza”.

Contagio lieve nell’80% dei casi – “Il coronavirus ha una contagiosità relativamente bassa rispetto ad altri virus e si calcola una mortalità del 2%. Pensi, l’influenza fa 6000 morti all’anno in Italia. E nel nostro Paese muoiono in 10 mila per infezioni che sono resistenti agli antibiotici. Questo virus ha una sintomatologia simile a quella dell’influenza: raffreddore, febbre e bronchite che può esitare in una polmonite. Al momento con ci sono farmaci efficaci. Si spera che tra non molti mesi ci possa essere un vaccino”.

Come si guarisce – “In molti casi l’organismo vince da solo. Le sue difese impediscono al virus di moltiplicarsi”.

Gli sportivi in Cina devono tornare? – “Dipende dai casi e dalle zone in cui vivono. Gli 11 milioni di abitanti di Wuhan sono in isolamento e in altre grandi città sembrerebbero al sicuro. La situazione è in costante evoluzione, dobbiamo avere fiducia nella scienza”.

[fnc_embed]<iframe src=”https://gopod.me/embed.php?t=0&p=C9U6C” width=”100%” height=”280px” frameborder=”0″ scrolling=”no”> </iframe>[/fnc_embed]

Sfida la redazione di PassioneInter.com su Magic: crea la tua fanta squadra con i tuoi campioni preferiti e diventa il migliore fantacalcista d’Italia solo con La Gazzetta dello Sport.

Commenta tutte le news con i tifosi su Telegram: ci sono già più di 2.000 interisti!

https://redazione.passioneinter.com/notizie-nerazzurre/inter-news-live/