3 Novembre 2017

Miranda: “Sogniamo lo Scudetto, voglio vincere con l’Inter! Skriniar un fenomeno, ma il più forte sono io!”

Il difensore brasiliano è arrivato a Milano due estati fa dall'Atletico Madrid

Joao Miranda, oltre che essere il perno centrale della difesa dell’Inter grazie alla sua esperienza, è anche uno degli elementi della rosa nerazzurra a godere di più fama internazionale. Il difensore brasiliano oggi è stato l’ospite speciale della diretta su Facebook creata dal sito nerazzurro.

SOGNI ED OBIETTIVI – Quando sento il mio nome gridato dallo speaker e dai tifosi mi piace tantissimo. Spero però di sentirlo ancora più forte, magari segnando un gol! Scudetto? Penso che sia possibile, certo. Però ora testa al Torino, e non dimentichiamoci che il nostro obiettivo è la qualificazione in Champions League. La Juventus è più orientata a dare il massimo in campo europeo? Questo non lo so, dovete chiedere a loro. Posso solo dire che è sempre una grande squadra, e merita il nostro rispetto. San Siro pieno mi emoziona, nei big match si respira quell’aria che piace tanto a noi calciatori. Io prima di ogni partita mi infilo negli spogliatoi senza andare in campo, mi piace fare così. E’ un onore sapere che sono un giocatore fondamentale per la squadra, ed è gratificante sapere che nonostante i miei errori tecnici il mio impegno è ripagato con la fiducia dell’ambiente. Giocare alle 12.30? Non fa per me, penso che le partite vadano giocate sempre dopo le 18, c’è un’aria completamente diversa”.

SKRINIAR – “E’ un grande giocatore e probabilmente in futuro sarà uno dei migliori 5 al mondo, con lui ho potuto trovarmi subito in sintonia perché grazie alla mia esperienza in Nazionale ho imparato ad adattarmi a tanti tipi di giocatori diversi”.

SPALLETTI – “E’ un grande allenatore, ha tutto sotto controllo: rispetto allo scorso anno c’è più organizzazione e si vede, gira tutto meglio. Abbiamo voglia di vincere e di cambiare le cose e per farlo stiamo lavorando tantissimo: guardiamo parecchi video perché dobbiamo migliorare sotto l’aspetto tattico, dobbiamo arrivare alla perfezione”.

TRASFERIMENTO A MILANO – “Quando ero all’Atletico Madrid e venni a sapere dell’interesse dell’Inter, mi sentii molto onorato. Volevo fare un grande salto, e sono sicuro di esserci riuscito, perché siamo una grande squadra. Ora ho un contratto fino al 2019, e ancora non so per quanto rimarrò qui. Ma posso promettere che ovviamente darò sempre il mio meglio”.

IDOLI E DIFFERENZE – “I miei idoli erano Ronaldo e Romario, è normale che tutti i bambini in Brasile sognano di diventare attaccanti. Ho giocato contro campioni come Messi e Cristiano Ronaldo, e devo dire che anche in Italia ci sono tanti giocatori forti in attacco: Dzeko, Higuain…Anche se l’unico che mi ha segnato su azione è stato Suso. Tra la Serie A e la Liga preferisco la Serie A, perché c’è più tattica, e quindi è un campionato che mi piace di più affrontare. Mi sento un leader sia nei momenti difficili che in quelli facili, è un duro lavoro ma è molto gratificante farlo. Difesa a 3 o a 4? Dico a 4, c’è più possibilità di giocare la palla a compagni diversi”.

COMPAGNI DI SQUADRA – “Qui all’Inter mi piace tanto Brozovic, che ha qualità che rispecchiano quelle dei brasiliani, e poi mi trovo bene anche con i portoghesi. Mi piace tanto la lasagna, ma non la so cucinare. Nel tempo libero cosa faccio? Il turista! Con i miei compagni connazionali ci troviamo anche fuori dal campo, ma alla cucina ci pensano le nostre mogliEder è un ragazzo molto simpatico, mi diverte molto stare con lui come con NagatomoHandanovic sorride quando siamo fuori dal campo, state tranquilli, e poi è un grande campione, speriamo che rimanga con noi più a lungo possibile. Il difensore centrale più forte della Serie A? Sono io, ovviamente! (ride, ndr). Dalbert è fortissimo, però quando si arriva in Italia è difficile adeguarsi a questi tatticismi presenti, ma sono sicuro che a breve tutti scopriranno chi è davvero. Icardi? Con lui ho un buonissimo rapporto, è un campione: non puoi lasciargli nemmeno 1 secondo per pensare, perché ti punisce subito. Cancelo è un calciatore che viene dalla Spagna, ed è normale che arrivare qui infortunato abbia rallentato la sua crescita. Però anche lui mostrerà di che pasta è fatto. Karamoh? Un calciatore forte, ha una fisicità ed un atletismo importanti, prima o poi riuscirà a dimostrarlo anche in campo”.

FELICITA’ – “Da quando sono all’Inter questo è il periodo più bello di tutti, anche con Mancini ci divertimmo molto, ma in questa stagione sarà fondamentale arrivare a centrare l’obiettivo finale. Ogni partita nasconde le sue insidie, certo, per questo domenica ci saranno tanti tifosi a sostenerci ed io mi sento di promettere a tutti loro che potranno ammirare un’Inter che cercherà di vincere la partita. Contro il Napoli abbiamo fatto una grande gara, abbiamo dimostrato di avere una difesa solida ma dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere i nostri obiettivi finali”

SAUDADE – “Se mi manca il Brasile? Sì, è ovvio. Il popolo brasiliano trasmette allegria, calore e felicità, ad esempio durante il Carnevale brasiliano tutto il Mondo accorre in Sud America perché è una festa incredibile: In patria tifo per il San Paolo, è il club con cui ho vinto più di tutti. Il mio idolo brasiliano da piccolo era Ayrton Senna, mi piaceva tantissimo alzarmi al mattino per vedere le sue gare”.

SALUTO FINALE – “Un saluto a tutti i tifosi dell’Inter e del calcio in generale!“.

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