23 Aprile 2018

Chievo-Inter, le chiavi della partita: Brozovic e Rafinha prendono i nerazzurri per mano

La squadra di Spalletti si prepara a vivere il rush finale della stagione, con il croato ed il brasiliano che continuano a brilla

VERONA, ITALY - APRIL 22: A general view of the FC Internazionale dressing room ahead of the serie A match between AC Chievo Verona and FC Internazionale at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on April 22, 2018 in Verona, Italy. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

L’Inter ha vinto 2-1 al Bentegodi contro il Chievo Verona in un match particolarmente sofferto nei minuti finali. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il Chievo ha messo in difficoltà l’Inter con un 5-3-2 in cui l’interno destro, Giaccherini, svolge bene ruoli tripli, nelle due fasi. Fa partire il contropiede oppure va a concludere, ma anche si fa trovare allineato al mediano Rigoni nella copertura. Logico che non duri oltre l’ora, però apre i buchi a centrocampo, dove Borja Valero non può trasformarsi in Gagliardini e nemmeno acquistare di colpo velocità. Inoltre il Chievo per alcuni tratti vince i duelli di testa e quelli sulle respinte. Il palo di Pucciarelli, minuto 12, riassume queste impressioni. Ma i veronesi vengono fermati tre volte da Handanovic e nella ripresa non evitano più con il pressing le avanzate dell’Inter. Se i due gol in un quarto d’ora, il periodo nerazzurro più continuo, sembrano togliere ogni discussione, il cambio Giaccherini-Birsa rianima i gialloblù e Spalletti reagisce subito passando a 5-4-1. Del tipo: venite pure, tanto noi siamo robusti dietro, forti delle sette partite nelle precedenti otto senza prendere gol. Invece il Chievo segna, su uscita sbagliata interista e quasi pareggia. Non sarebbe stato un furto, anzi”.

Tra le chiavi del successo nerazzurro si sono state sicuramente le prestazioni offerte da Marcelo Brozovic e Rafinha: il croato è stato costretto a correre anche per Borja Valero, mentre il brasiliano è sembrato sempre più vicino al top della condizione. In generale, l’Inter è stata più debole sul lato destro, con Cancelo forse tramortito dalla temperatura, e Karamoh meno effervescente rispetto al Cagliari, l’Inter è quasi costretta a costruire sul binario opposto. Ma più che il discorso tattico o di condizione, è l’abulia diffusa del primo tempo che deve far lavorare Spalletti.

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