30 Novembre 2018

Il novembre nerazzurro da montagne russe: dalle goleade a San Siro alle cadute di Bergamo e Londra

Dalla manita contro il Genoa alla débâcle di Bergamo, passando dalle prestazioni poco convincenti in Champions

Con novembre si entra ufficialmente nel vivo nelle due principali competizioni: l’intenzione di proseguire la striscia positiva in campionato unita alla concreta possibilità del passaggio del girone di Champions erano i due principali obbiettivi del mese.

A San Siro, di fronte a quasi 70mila spettatori, ci si ritrova l’ex Pandev e la sorpresa stagionale Piatek. Poi l’inizio del ritorno del girone di Champions con Barcellona prima e Tottenham poi, intervallate dall’ostica trasferta in terra bergamasca e dalla sfida interna contro il Frosinone. Ecco nel dettaglio il cammino nerazzurro.

GENOA, vittoria 5-0: parte subito bene e alla grande il mese per gli uomini di Luciano Spalletti che ripropone Joao Mario, questa volta in mura amiche dopo la sufficiente prestazione dell’Olimpico. San Siro lo supporta e lui risponde sul campo. Con i suoi due assist e un gol nel finale di partita risulterà essere il migliore in campo in una gara che vedrà protagonista un altro desaparecido: Gagliardini (doppietta). Politano e Nainggolan completano lo score dei marcatori di una bellissima “manita”.

BARCELLONA, pareggio per 1-1: serata record d’incassi in quel di San Siro per una partita in cui si rivede il Barcellona avversario a distanza di due settimane. Blaugrana che non stupiscono ed impongono il loro gioco come all’andata, azzerando il centrocampo nerazzurro un po’ troppo sottotono. Un decisivo Handanovic ed uno stoico Skriniar bloccano il risultato sul pareggio fino al vantaggio blaugrana con il mancato arrivo Malcom. Il solito Icardi acciuffa il pareggio decisivo ai fini della qualificazione portando i nerazzurri a +3 dal Tottenham.

ATALANTA, sconfitta per 4-1: pranzo indigesto per la banda Spalletti che praticamente non entra mai in campo. L’Inter soffre e tanto sulle corsie esterne lasciando libertà e campo aperto agli atalantini Gosens e Hateboer di fare un po’ ciò che vogliono. Il solo Handanovic mantiene a galla i suoi con interventi mostruosi che consentono all’Inter di pareggiare i conti su rigore con Icardi, a inizio ripresa. L’Atalanta regge il colpo e continua a macinare occasioni da gol riportandosi prima in vantaggio e poi chiudendo definitivamente i conti con Djimsiti e un tiro da fuori di Gomez. Brozovic completa la giornata horror facendosi espellere.

FROSINONE, vittoria 3-0: ripresa post sosta Nazionali da non sottovalutare contro i ciociari che arrivavano da un buonissimo stato di forma. Spalletti si tutela in vista della trasferta di Londra sfoderando l’arma del turnover e con scelte più o meno obbligate (vedi i forfait di Dalbert e Vrsalijko e la squalifica di Brozovic). In attacco rispolvera Martinez e Keita che timbrano entrambi il cartellino (il secondo addirittura con una doppietta). Pochi brividi, con un primo tempo giocato con il freno mano per poi dilagare nel secondo, che permettono ai nerazzurri di ritornare alla vittoria dopo la débâcle di Bergamo.

TOTTENHAM, sconfitta 1-0: con due risultati utili su tre l’Inter centra in pieno il più negativo. Il discorso qualificazione agli ottavi è posticipato all’ultima gara interna contro il Psv dove non sarà solamente l’Inter la padrona del proprio destino.
Partita che il Tottenham domina in occasioni ma che non concretizza, rendendosi pericolosa solamente in un paio di occasioni. La traversa salva Handanovic e compagni ma la vera gara la vince Pochettino con i cambi: Son, Eriksen e Dier cambiano volto agli Spurs che alla lunga purgano una difesa fino a quel momento impeccabile. Gli infortuni di Nainggolan e De Vrij costringono Spalletti a cambi obbligati e non calcolati.