9 Febbraio 2014

Undici anni di mercato: le operazioni flop e i successi di Marco Branca

Top flop mercato Branca: i successi e i fallimenti dell’ex dt nerazzurro

E’ la notizia più chiacchierata del momento, Erick Thohir ha deciso di rivoluzionare i piani alti della società ed è partito dal nome di Marco Branca, che è ormai ufficialmente l’ex direttore tecnico dell’Inter. Sono undici gli anni dell’ex giocatore della Roma in nerazzurro, anni in cui ha vissuto un’altalena di emozioni e di giudizi da parte dei tifosi, dall’azzeccatissima campagna acquisti del Triplete alle ultime sciagurate gestioni con nomi non degni della fama dell’Inter. Ecco i colpi top e i colpi flop della gestione Branca.

TOP

Marco Branca ha vissuto il suo momento migliore durante l’era del Triplete, dove era affiancato da Lele Oriali. Fu una campagna acquisti azzeccata in tutto e per tutto.

JOSE’ MOURINHO – La scelta del condottiero fu la prima mossa vincente: un uomo di carisma ed esperienza per tornare a vincere in Italia, in Europa e nel Mondo, una decisione che si rivelerà determinante nella conquista del Triplete.

L’ACCOPPIATA MILITO THIAGO MOTTA – Nel Genoa c’erano due giocatori che facevano la differenza, uno a centrocampo e uno in attacco, Thiago Motta con la sua qualità si dimostra prezioso nello scacchiere nerazzurro, il Principe risulterà determinante in tutte e tre le competizioni a suon di gol. Operazione importante dal punto di vista economico, 25 milioni, ma spesi benissimo.

SNEIJDER –  Trascurato dal Real Madrid rivitalizzato dai nerazzurri, acquistato e subito decisivo nel derby vinto 4 a 0, il faro del centrocampo, l’assist man per eccellenza. Un grande colpo a prezzo contenuto.

ETO’O – Da antologia del mercato il colpo Samuel Eto’o, arrivato in cambio di Ibra e con una barca di soldi a seguito come conguaglio, un giocatore assolutamente determinante con i suoi gol e la sua esperienza per la conquista della Champions. Venduto per quattro spiccioli, come rovinare un grande colpo con una semplice mossa…

MAICON –  Prelevato dal Monaco per 6 milioni nel 2006, affermatosi nell’era del Triplete come il più forte terzino al mondo, un’operazione low cost da applausi. Irritante il modo in cui è stato venduto e soprattutto la cifra ricevuta.

LUCIO – Pagato poco e perno della difesa invicibile del Triplete, una mossa vincente sin da subito.

JULIO CESAR – Parcheggiato al Chievo a farsi le ossa, miglior portiere della Champions e garanzia assoluta di qualità, un grande colpo.

FLOP

CARINI PER CANNAVARO – Ancora a leggerlo vengono i brividi, il secondo portiere della Juve scambiato alla pari con il capitano della Nazionale, una barzelletta che purtroppo si è trasformata in realtà.

PEREIRA E SCHELOTTO – Accomunati da un destino comune, comprati per far volare l’Inter sulle ali, mandati in prestito qua e là per manifesta incapacità, il primo è addirittura pagato 11 milioni e per sbarazzarsene l’Inter lo ha mandato in prestito per ben 18 mesi al San Paolo.

BENITEZ E GASPERINI – Due allenatori accomunati da un destino comune, un completo flop su tutti i fronti, a cominciare dai risultati, arrivando alla loro ostinazione e presunzione, il primo sugli uomini e il secondo sulla difesa a tre. Pessimi anche i rapporti con la società, sin dall’inizio, dura raccogliere l’eredità di un “mostro” come Mou.

QUARESMA – Sono 24,5 milioni i soldi spesi per la Trivela, no non è uno scherzo ma un capolavoro di Branca, l’unico errore nell’anno del Triplete.

FORLAN – Doveva sotituire Eto’o, ha collezionato soltanto pessime prestazioni e insulti.

BRECHET E RIVAS – Alzi la mano chi si ricorda una sufficienza nelle pagelle di questi due, due meteore pagate ben 6 mln di euro ciascuno.

SUAZO E MANCINI – Pagati ben 15 mln di euro a testa, il primo dopo un derby di mercato avvincente, rivelatisi due flop.