2 Novembre 2016

Caressa: “Suning non può affidarsi a Zanetti, è un uomo di Moratti. Pioli? Se lo dici al circolo in Cina…”

Dagli studi di Sky Sport 24, Fabio Caressa fa il punto sulle ultime vicende di casa Inter
intervista caressa

Dal cambio in panchina alla situazione societaria. Fabio Caressa, dagli studi di Sky Sport 24, fa il punto sulle ultime dal mondo Inter: “De Boer scelta sbagliata dall’inizio, non si doveva fare, tanto è vero che una parte della società non l’avrebbe fatta. Arriva da un calcio troppo lontano dal nostro e non è in tradizione con l’Inter. Il calcio dell’Inter è più vicino ad Argentina e Germania, quello del Milan a Brasile e Olanda. Cosa serve ora? Serve calma. Sui nomi non vorrei neanche pronunciarmi, perché è poco delicato in questo momento perché ognuno di questi può dare qualcosa. Vero, serve un normalizzatore, quindi non andrei verso Villas Boas o Marcelino. Hiddink è un normalizzatore, è olandese ma non come de Boer. Per me qui giocherebbe addirittura a uomo subito, un gioco molto di tradizione e difensivo. Credo che in una squadra in cui nessuno parla italiano serva qualcuno che conosce bene una lingua comune a tutti. Poi Suning secondo me starebbe anche pensando di puntare su un nome più conosciuto, internazionale, perché se in Cina agli amici del circolo dici che hai preso Pioli non lo conosce nessuno. Già Cannavaro è diverso, Hiddink è diverso”.

Caressa, poi, conclude: “Ma se uno compra una società può affidarsi a chi rappresenta una o addirittura due proprietà precedenti? Zanetti è vicepresidente, la bandiera, però è l’espressione della proprietà Moratti e tendenzialmente la nuova proprietà non può affidarsi agli esponenti della vecchia società. La parte italiana di questa società ha cercato di aiutare per quanto possibile e credo che abbia pensato all’Inter, mentre magari altre scelte sono state fatte per altri interessi”.