L’Inter del futuro: tanti dubbi e una rivoluzione non così scontata
Quanti dubbi per l’Inter che verrà. Sarà un’estate con la tanto attesa rivoluzione? O sarà un’altra, ennesima sessione di mercato al risparmio? Chi sarà il nuovo tecnico nerazzurro? Chi comporrà la dirigenza? Moratti è chiamato da tutti i tifosi della Beneamata a dare delle risposte concrete e, soprattutto, azzeccate. Come riporta infatti sportmediaset.it, il presidente è propenso a seguire la linea dell’attesa riguardo a molti punti che toccano il futuro prossimo della società e dello staff tecnico. Punto primo: il tecnico. La conferma di Ranieri per la stagione 2012/2013 fino a qualche giorno fa sembrava poco meno che impossibile ma ora, nonostante i risultati a dir poco negativi, le sue quotazioni per una clamorosa riconferma sono in netta ascesa. Il tecnico testaccino ha ancora delle chances, seppur esigue, di sedere ancora su quella panchina, possibilità però che potrebbero spegnersi definitivamente nel caso in cui l’Inter non raggiunga il terzo posto. A quel punto si sceglierà; le alternative a Ranieri sono sempre le stesse: c’è la pista di prestigio che porta a Villas Boas (avallata da Branca), quella suggestiva di Bielsa, c’è Laurent Blanc, da sempre nelle grazie del presidente, Zeman che potrebbe prendere una squadra farcita di giovani e, meno probabilmente, Prandelli. Punto secondo: mercato calciatori. Rivoluzione o no, i nomi di cui si parla sono i soliti: dal sogno Lavezzi (che riporterebbe in auge la pista Mazzarri), alla possibilità M’Vila nel caso in cui a guidare l’Inter ci sarà Blanc, a Lucas, Peluso e alla suggestione delle ultime ore: Giuseppe Rossi. Il cartellino del folletto italo-americano del Villareal in seguito all’infortunio ha subito un brusco abbassamento di prezzo, ora sui 15 milioni di euro. Potrebbe essere lui il colpo dell’estate nerazzurra. Punto terzo: dirigenza. Dopo il pubblico battibecco Oriali-Branca, la scelta di Moratti è chiara: l’attuale responsabile dell’area tecnica nerazzurra, nonostante i numerosi errori in fase di mercato, rimarrà dov’è. A questo punto è evidente una cosa: la voglia di cambiare è poca, la rivoluzione sempre più un miraggio. Un’altra estate di passione.