7 Febbraio 2023

Inter-Skriniar, gli ultimi interrogativi irrisolti sul divorzio

Le tappe che hanno portato ad una separazione definitiva

Milan Skriniar (@Getty Images)

Skriniar Inter PSG

Con il ritorno in campo nel derby contro il Milan e una prestazione più che sufficiente, Milan Skriniar sembra essersi definitivamente lasciato alle spalle l’ultima terribile settimana di calciomercato. Il centrale slovacco, che ha comunicato all’Inter di non voler rinnovare e di aver siglato un pre-accordo per il prossimo anno con il Paris Saint Germain, rimarrà ad indossare la maglia nerazzurra sino al termine della stagione.

Una vicenda che, nonostante le spiegazioni del difensore rivolte alla Curva Nord nel famoso colloquio di settimana scorsa, ancora non è stata del tutto chiarita. E’ vero che l’Inter la scorsa estate aveva tentato di cederlo al Psg e che, nel momento in cui Skriniar aveva raggiunto un accordo economico con i francesi, era stato il club nerazzurro – in assenza di alternative – a tirarsi indietro. Ma se realmente l’intenzione del calciatore era quella di rimanere anche a cifre più contenute, perché ci ha poi ripensato? Oppure, i dirigenti interisti hanno realmente deciso di trattenerlo senza avere in mano un’intesa di massima con il calciatore? Ecco, ancora tante domande come queste non trovano risposta.

Milan Skriniar

Milan Skriniar (@Getty Images)

Evidentemente sia la dirigenza che il calciatore non sono stati impeccabili nella gestione del divorzio, anche se l’unico vincitore (sul piano economico) risulta essere proprio lo stesso difensore, mentre all’Inter rimarrò solamente il rammarico per non aver anticipato alla scorsa estate la sua cessione pur ‘accontentandosi’ di un incasso inferiore (50 milioni!) rispetto alla valutazione iniziale.

Per fortuna, ad evitare guai ben peggiori, l’intero ambiente nerazzurro ha dimostrato in questa occasione grande maturità, dallo spogliatoio alla tifoseria. Come spiegato da Zanetti in una recente intervista, “la cosa più importante è metterlo in condizione di rendere al meglio fino a quando giocherà per l’Inter, perché la priorità è fare il meglio per la società”. Una condizione che era evidentemente mancata nelle ultime settimane, tra l’espulsione con l’Empoli e l’esclusione contro l’Atalanta. Una serenità che il centrale, grazie al chiarimento (quasi) definitivo e al coraggio di Simone Inzaghi di rilanciarlo in un derby, sembra aver ritrovato.