26 Aprile 2024

Chi serve di più all’Inter tra Zirkzee e Gudmundsson

L'analisi sui due attaccanti nel mirino del club nerazzurro

Joshua Zirkzee e Albert Gudmundsson: sono loro due i principali obiettivi fissati dall’Inter in attacco sino a questo momento in vista del prossimo mercato. Stiamo parlando di due tra le principali sorprese che ha regalato l’ultimo campionato italiano, rispettivamente trascinatori di Bologna e Genoa.

Zirkzee, classe 2001, ha approfittato dell’addio di Marko Arnautovic per sbocciare definitivamente nell’attacco della formazione emiliana. La fiducia nei suoi confronti di Thiago Motta e il calcio arioso del Bologna, gli hanno permesso di poter esprimere tutto quel potenziale che in carriera non era ancora riuscito a far emergere con tanta continuità.

Gudmundsson, quattro anni più grande dell’olandese, le sue qualità le aveva in parte già mostrate. Non tanto nei primi sei mesi trascorsi in Italia dal gennaio 2022 quando venne prelevato dall’AZ, ma soprattutto la scorsa stagione in Serie B. In pochi, comunque, si sarebbero aspettati un impatto così devastante anche una volta tornato nella massima divisione.

Pur interpretando il ruolo di attaccante con modalità differenti, sia Zirkzee che Gudmundsson hanno già raggiunto la doppia cifra: l’olandese ha messo a segno 11 gol in questo campionato con la maglia del Bologna, mentre l’islandese è volato a quota 13. In questo approfondimento su Passione Inter, andiamo a vedere chi tra i due, a prescindere da valutazioni economiche e logiche di mercato, potrebbe servire di più alla squadra di Simone Inzaghi.

Iniziamo differenziando i due calciatori: da una parte abbiamo una prima punta come Zirkzee capace di reggere da solo il peso di un intero attacco; dall’altra un fantasista come Gudmundsson che in un reparto avanzato è stato spesso schierato al servizio di altri centravanti.

L’Inter, ormai da anni, utilizza il 3-5-2 e si dispone quindi con ben due attaccanti. In questo modulo, sia l’olandese che l’islandese calzerebbero a pennello, ma con funzioni certamente diverse. Ipotizziamo un tandem dell’uno o dell’altro al fianco di Lautaro Martinez.

Nel caso di Zirkzee avremmo un calciatore ‘alla Thuram‘, un centravanti tecnicamente validissimo, fenomenale a ripulire qualsiasi pallone e abile ad aprire spazi tra le difese avversarie. E’ facile pensare che il feeling con l’argentino non tarderebbe a scattare e che il potenziale offensivo dei nerazzurri rimarrebbe elevato.

Con Gudmundsson, invece, ci ritroviamo un attaccante ‘alla Sanchez‘, una seconda punta che ama inventare alle spalle di un altro attaccante per legare i reparti e aggiungere qualità alla manovra. Rispetto al cileno, però, oltre ad una maggiore brillantezza fisica nel miglior momento della sua carriera, l’islandese si ritrova un’arma che in questa Inter farebbe tanto comodo: il tiro da fuori.

Con l’uno o l’altro, inutile sottolineare che l’Inter troverebbe un attaccante dal rendimento assicurato. Davanti ad una scelta, però, l’impressione è che ai nerazzurri possa fare comodo più Zirkzee che Gudmundsson. In primo luogo perché, caratteristiche alla mano, l’olandese sembra essere tecnicamente più completo rispetto all’attaccante del Genoa: centravanti che abbina velocità, potenza, abilità nell’uno contro uno e senso del gol negli ultimi metri.

Da un punto di vista tattico, in un calcio in cui vige il ‘movimentismo’ creato da Inzaghi, Zirkzee darebbe al tecnico piacentino più soluzioni, rispetto ad un calciatore leggermente più inquadrato come Gudmundsson. Lautaro, inoltre, è un attaccante che ha costantemente bisogno di essere alimentato dal suo partner e probabilmente riconoscerebbe l’olandese come un complice migliore.

Ovviamente parliamo di differenze quasi impercettibili tra due validissimi obiettivi dell’Inter. Che sia Gudmundsson o Zirkzee, la priorità dei nerazzurri rimane quella di allungare il reparto con dei titolari aggiunti che in vari momenti di quest’ultima stagione sono mancati sia in Arnautovic che in Sanchez.

Che venga scelto l’attaccante del Genoa o quello del Bologna, l’impressione è che l’Inter – alla vigilia di una stagione che richiederà uno sforzo ulteriore in termini di energie davanti ad un calendario colmo di appuntamenti – ne uscirebbe nettamente rinforzata e arricchita.