1 Marzo 2023

Romano sul futuro di Lukaku: “Dipende anche da chi ci sarà in panchina”

Romelu Lukaku of Fc Internazionale during the Uefa Champions League round of 16 first leg match between Fc Internazionale and Fc Porto on February 22, 2023 in Milano Italy .

Il futuro di Lukaku è piuttosto incerto. Dopo la parentesi tutt’altro che felice al Chelsea, il belga la scorsa estate ha fatto di tutto per tornare alla “sua” Inter. I tanti problemi fisici però ne hanno condizionato in negativo la stagione e la sua permanenza a Milano è tutt’altro che scontata.

In molti davano infatti per sicuro il rinnovo del prestito per un’altra stagione, magari con anche un piccolo sconto per l’Inter, ma le recenti parole di Marotta sulla questione (“dipende dal Chelsea”) hanno fatto aumentare ulteriormente i dubbi venutisi a creare dopo i tanti mesi di assenza di Big Rom.

Nonostante si tratti di un prestito infatti, tra ingaggio e costo da versare al Chelsea, si arriva attorno ai 20 milioni. Tanti, troppi per l’Inter. Sulla questione si è espresso anche l’esperto di mercato Fabrizio Romano che, in diretta su Twitch, ha rivelato: “Lukaku vuole rimanere all’Inter, questo è chiaro. L’intenzione del giocatore è chiara e non mi meraviglierei se restasse. Al momento però non c’è nulla di concreto per la sua permanenza. Le variabili da considerare sono molte in primis l’allenatore. Bisognerà capire se Inzaghi a fine anno rimarrà o arriverà qualcun altro con idee e moduli diversi”.

L’opinione di Passione Inter

Ovviamente la permanenza di Lukaku significherebbe che ha giocato un’ottima ultima parte di stagione, guadagnandosi la permanenza. Tuttavia i dubbi rimangono e sono parecchi. D’accordo la riconoscenza e l’affetto, ma fino ad un certo punto. L’Inter deve guardare ai propri interessi, al meglio per la squadra. E al momento puntare su un 30 enne dall’ingaggio fuori parametro, con problemi muscolari difficili da assorbire e complicato da mettere in una condizione di forma accettabile, è un azzardo troppo grande. Specie dal punto di vista economico: quando si hanno pochi soldi non si possono sbagliare gli investimenti. È già successo troppo spesso (vedi Correa), sarebbe imperdonabile farlo di nuovo. Normale quindi che la dirigenza tentenni e faccia tutte le valutazioni del caso. Ogni minuto in campo da qui a giugno sarà probabilmente decisivo.