1 Febbraio 2020

ESCLUSIVA – A tutto Lucio: “Mourinho, la paura al Camp Nou, gli errori di Benitez”. Poi svela: “Non volevo la Juve, ma Branca mi chiamava ogni 15 minuti”

Passioneinter.com ha l'onore di ospitare una delle colonne del Triplete, che da poco ha annunciato il ritiro dal calcio giocato: "Ricordo le urla di Josè quando partivo palla al piede! Samuel il più forte di tutti, mi piacerebbe tornare all'Inter. Quanti errori Benitez"

MOURINHO

C’è stato un momento in cui avete capito di poter vincere tutto? Per esempio una svolta è stata la partita con la Dinamo Kiev, in cui eravate quasi eliminati prima di rimontare.

“L’Inter in quella partita ha avuto una nuova opportunità: a pochi minuti dalla fine eravamo eliminati dalla Champions. Poi Sneijder e Milito ci hanno fatto rimontare, dandoci nuova motivazione per sognare. Però penso che la sfida con il Chelsea sia stata molto importante. Arrivarono due vittorie: a Milano ed a Londra. Due partite in cui abbiamo avuto più forza, più testa, che ci hanno dato grandi motivazioni. Una persona molto importante in questa vittoria è stata José Mourinho, che parlava continuamente facendo un grande lavoro psicologico. Continuava a ripeterci di continuare, che era possibile, che dovevamo crederci. In quel momento è stato fondamentale e tutta la squadra ha capito che poteva vincere grazie a lui”.

A proposito di Mourinho: si arrabbiava mai con te quando gli facevi prendere paura con i tuoi dribbling in difesa?

“Si si assolutamente! Lui come me parla il portoghese, dunque lo sentivo spesso parlare con me durante le partite. Mi urlava sempre: ‘Lucio! Lucio no no no!’ (ride n.d.r.), per cercare di fermarmi. E’ un allenatore che mi ha fatto crescere molto. Parlava sempre con me durante le partite e gli allenamenti ed era molto importante, perché in quella stagione abbiamo vinto tutto ed anche io sono stato fra la top 11 della Fifa. E se mi sono ritrovato lì è sicuramente perché Mourinho mi ha aiutato a giocare meglio, a difendere meglio. Sono molto grato a lui per quello che mi ha dato e che ha fatto per me”.