20 Dicembre 2014

PELLICOLE NERAZZURRE – Mancio, ho perso l’aereo! Dov’è finito Jonathan?

“Ho una terribile sensazione: hai chiuso tutto? Hai attaccato il timer della luce? Cosa potremmo aver dimenticato? “

Mancano cinque giorni a Natale: l’albero è già pronto da un pezzo, i regali sono già in fila, le caselle della tombola sono pronte ad essere abbassate ed il menù nemico della linea ed amico del palato è programmato nei dettagli. A fare da contorno ad una delle giornate più attese dell’intero anno solare c’è una TV perennemente accesa e ferma per l’occasione ad una ciclicità natalizia legata ad una serie di pellicole destinate ad essere etichettate per sempre come “film di Natale”. Nel novero dei film dell’ultima settimana di dicembre trova sicuramente spazio il sempre gradito Mamma ho perso l’aereo ( QUI il trailer ), commedia del’90 destinata a strappare sorrisi a spettatori di ogni età. Il film racconta la storia di Kevin, piccola peste dimenticata a casa dai genitori partiti per un viaggio natalizio e costretto a fronteggiare da solo e con metodi caserecci gli scassinatori Harv e Marv. Chi in casa Inter sembra un po’ aver perso l’aereo è senza dubbio Jonathan: da elemento chiave della famiglia Mazzarri a dimenticato da “mamma” Mancini, partito assieme al resto della famiglia di esterni senza tenere troppo in considerazione il numero 2 brasiliano. Eppure il percorso di Jonathan in nerazzurro sembrava decisamente in discesa dopo un inizio più che difficile: arrivato come oggetto misterioso dal Brasile, incappa subito in una serie di sfortunati e buffi episodi che ne compromettono l’immagine trasformandolo quasi in un giocatore più simpatico che utile ed adatto al mondo Inter. L’inferno nerazzurro di un Jonathan sempre più demotivato finirà con l’arrivo di Mazzarri, capace di valorizzare l’esterno ex Santos e Cruzeiro, capace addirittura di togliersi più di una soddisfazione anche in zona-gol, mettendo a segno alcune reti importanti come quella contro la Fiorentina di poco più di un anno fa. La grande scossa mediatica ed ambientale portata da Mancini e paragonabile ai ferventi preparativi pre-viaggio della famiglia del film hanno portato un totale riassetto gerarchico all’interno della rosa nerazzurra soprattutto in difesa, dove anche l’esperto Vidic ha dovuto assaporare l’amaro gusto della panchina. Mamma Mancini sembra essere stata chiara: gioca chi merita, chi sta bene, non esistono giocatori inamovibili. E Jonathan, il miglior esterno nerazzurro della passata stagione, merita almeno una chance? Jonathan non sta bene, o forse non sta più bene all’Inter.

Le ultime voci riguardanti il brasiliano gettano alcune ombre sulla situazione del giocatore, legato alla causa nerazzurra da un contratto in scadenza nel giugno 2015 e non ancora concretamente discusso in ottica rinnovo. Tornando a Mamma ho perso l’aereo, la situazione contrattuale del Divino potrebbe essere quindi il primo malvivente del duo I banditi del rubinetto, pronti ad approfittare della solitudine del giocatore per portagli via il tesoro Inter che il brasiliano ha sempre considerato prezioso. A braccetto con la situazione contrattuale và l’altro malvivente del film, corrispondente alla condizione fisica del giocatore, vittima di una serie di problemi muscolari che hanno contribuito al non inizio di stagione del numero 2. Jonathan è tornato in gruppo, ma pare ancora lontano dal rientro in campo: a fare chiarezza sulle reali condizioni del giocatore sarà la sosta natalizia, crocevia del giocatore che non è escluso possa rientrare anche in qualche operazione di mercato vista l’esigenza nerazzurra di monetizzare il più possibile per accontentare il tecnico Mancini.

Da solo contro due malviventi, dicevamo: come il biondo Kevin del film, il brasiliano dovrà ricorrere a tutti gli strumenti a disposizione per proteggere il sogno Inter, almeno fino al ritorno di Mamma Mancini, pronto magari a ricredersi dopo il mese di oblio in cui è caduto il giocatore. Come convincere mamma Mancini a non dimenticarlo più? Intanto andrebbe recuperata una condizione fisica capace di reggere la doppia fase e le continue sovrapposizioni richieste dal tecnico jesino. Non sarà assolutamente un lavoro facile: sull’altare del Mancio pare essere già stato sacrificato Dodò, nuovo acquisto non più inamovibile nei quattro di difesa, soprattutto a causa di alcune evidenti lacune in fase passiva. Jonathan in ottica riconferma deve assolutamente migliorare sotto questo aspetto nonostante la crescita della scorsa stagione, dove a buone prestazioni in fase offensiva sono seguite ottime letture di gioco anche in situazioni di difesa totalmente imprevedibili fino a due stagioni fa. L’epilogo della questione Jonathan non possiamo ancora saperlo: a favore del giocatore possiamo dire che il film parallelo si conclude con il ritorno della famiglia che può finalmente riabbracciare il ragazzo, capace di mettere in fuga da solo i due malviventi grazie al proprio ingegno ed alla propria faccia tosta. Riuscirà il divino a sconfiggere i due malavitosi e riabbracciare la famiglia nerazzurra?

di Giuseppe Chiaramonte

 

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