Accordo Pimco: come cambia il futuro di Zhang all’Inter
Il rifinanziamento aiuta il presidente nerazzurro
ROME, Italy - 11.05.2022: Steven Zhang celebrates Cup at end of the football match Italy Cup Final 2022 Trophy between FC JUVENTUS TURIN VS FC INTERNAZIONALE MILAN at Olympic stadium in Rome.

Non c’è ancora l’ufficialità e gli imprevisti vanno sempre messi in contro, ma la strada verso l’accordo tra Steven Zhang e il fondo Pimco sembra essere spianata. Una volta arrivate la firma e l’annuncio, per il presidente dell’Inter si aprirà una nuova fase alla guida del club.
Come racconta La Gazzetta dello Sport, con il rifinanziamento triennale da 430 milioni di euro, Zhang estinugerà il debito con Oaktree e potrà ragionare con maggiore calma sui piani per il futuro. L’ipotesi cessione rimane una variabile da prendere in considerazione, ma non nell’immediato.
Il presidente nerazzurro vuole rimanere alla guida dell’Inter ancora a lungo e il suo primo obiettivo è la chiusura del bilancio del 2025. Sarà un momento importante per la società interista, con il fatturato destinato ad avere un’impennata rilevante, grazie agli introiti derivanti dalla nuova Champions League e dal Mondiale per Club.
L’opinione di Passione Inter
Ci sentiamo di affermare che questa voce di mercato nata in Spagna abbia poche fondamenta perché uno degli obiettivi dell’Inter sarà quello di abbassare l’età media della squadra e certamente non deciderà di vendere il suo difensore più giovane, per di più una diretta concorrente nonché rivale come il Milan.
Bisseck ha inoltre da poco rinnovato il contratto che lo lega alla società nerazzurra firmando fino al 2029 e questa è un’altra ragione per credere che resterà dove si trova oggi. Lo stesso difensore tedesco classe 2000 ha molto apprezzato anche il lavoro di valorizzazione che Inzaghi e il suo staff hanno fatto con lui.
Zhang ha sempre manifestato la volontà di rimanere ancora a lungo presidente dell’Inter e il rifinanziamento regala maggiore stabilità per qualche anno. Tuttavia, è chiaro come bisognerà trovare una soluzione più duratura nei prossimi anni. In questo senso, la cessione non può essere esclusa, sebbene la valutazione molto alta fatta dall’attuale presidente (circa 1,2 miliardi di dollari) può essere un ostacolo rilevante.