20 Dicembre 2013

Belfodil: “Ci mancano i punti. Da bambino sognavo…”

Su di lui si è detto tanto, ma l’unica certezza è che Ishak Belfodil ancora non ha dimostrato le sue potenzialità in nerazzurro. Chiuso da Palacio e soprattutto dall’ostinatezza di Mazzarri, che non è mai partito con due punte dall’inizio della partita, l’algerino potrebbe pensare di cambiare squadra durante la sessione invernale del calciomercato, in modo da poter conquistare la possibilità di giocare il Mondiale in Brasile: voci odierne, come rivela sportmediaset, vogliono l’attaccante in partenza verso l’Inghilterra, dove il West Ham si sarebbe fatto avanti.

Ma se per aspettare evoluzioni sull’asse Milano-Londra bisognerà comunque aspettare qualche settimana, non c’è da attendere per assistere alla puntata di oggi di Drive Inter, rubrica di Inter Channel, in cui il protagonista è proprio Belfodil.

LE ORIGINI – “In famiglia siamo sei figli, tre femmine e tre maschi. Mio fratello piccolo giocava a Rimini lo scorso anno, è di due anni più piccolo di me. Da bambino ero bravo, amavo il calcio, ma ero bravo anche a scuola e mi piaceva la matematica, infatti facevo calcoli velocemente. I risultati erano sempre buoni, anche se la condotta non sempre. Comunque sognavo di diventare calciatore. Ho puntato tutto su questo. Quando ero piccolo i miei genitori mi lasciavano giocare con gli amici per ore fuori casa. Io e mio fratello giocavamo in casa e facevamo arrabbiare la mamma”.

ESPERIENZA ALL’INTER – “Ci sono tante persone che mi hanno aiutato perché sono arrivato in Italia da solo, senza saper parlare la lingua. Sicuramente mi ha aiutato Taider, eravamo insieme a Bologna, sono stato a casa sua. Lui con piacere mi ha aiutato. Anche gli allenatori mi hanno aiutato, non ho mai avuto problemi con nessuno. Anche Mudingayi mi ha aiutato. Invece a Milano ho aiutato io Taider. Comunque giocare con dei campioni che aiutano sempre mi ha colpito. Si comportano come persone normalissime. La struttura dove lavoriamo è bellissima“. 

OBIETTIVI – “Spero che l’Inter arrivi il più in alto possibile, il campionato è lungo e facciamo tante ottime prestazioni, ma a volte ci mancano i punti. Forse siamo giovani e quindi ci manca un po’ di esperienza, spero che nel girone di ritorno non perderemo molti punti. Per quanto mi riguarda spero di giocare di più, ma il mio desiderio è quello di aiutare la squadra. Tutti vogliamo dare una mano per arrivare in alto. Il mister e i compagni spesso mi dicono ‘lascia la palla’, perché mi piace tenerla sempre“. NAZIONALE – “Un giocatore nell’anno dei Mondiali ci pensa molto. E’ la seconda volta che la mia nazionale andrà al Mondiale, quindi è molto importante e ci pensiamo tutti. Nello spogliatoio abbiamo parlato un po’ dei sorteggi, Guarin contro Nagatomo, Juan Jesus contro Kovacic. Io vedo bene il Brasile che gioca in casa e le solite Spagna, Argentina .

VITA MILANESE – “A Milano i tifosi mi fermano quando faccio la spesa: ci sono tantissimi interisti. Non esco tanto, non conosco benissimo la città, ma ho visto bei posti, mi trovo molto bene, io abito in zona San Siro ed è tranquilla. In centro c’è più traffico. Il mio piatto preferito è la pasta al pomodoro. Comunque in Algeria sono molto attenti, più di qui. In Italia si pensa anche ad altro, alla vita privata“.