9 Dicembre 2020

OCCHI SULL’AVVERSARIO – La difesa compatta, lo strano percorso europeo e le assenze: lo Shakhtar in cinque punti

La nostra presentazione della formazione ucraina, che questa sera sfiderà l'Inter

Shakhtar Donetsk, Getty Images

Shakhtar Donetsk Champions

È il giorno della verità per l’Inter di Antonio Conte, che questa sera sfiderà al Meazza lo Shakhtar Donetsk nella gara valida per l’ultima giornata del girone di Champions League. Una partita da non sbagliare, sia per il prestigio che per i risvolti economici che deriverebbero dalla qualificazione agli ottavi di finale.  Di seguito la presentazione degli ucraini in cinque punti.

Shakhtar Donetsk Champions

Shakhtar Donetsk, Getty Images

LE CARATTERISTICHE DELLO SHAKHTAR

Lo Shakhtar Donetsk di Luis Castro è una squadra molto attenta alla fase difensiva: nelle partite di Champions League, infatti, è arrivata a difendersi con ben dieci uomini dietro la linea della palla, arretrando gli esterni d’attacco formando due linee che tentano di limitare notevolmente lo spazio di manovra degli avversari.

Croce e delizia sono le corsie laterali, dove ci sono calciatori pieni di qualità: da lì, contro il Real Madrid, sono partite ripartenze importanti che hanno permesso di sconfiggere i Blancos sia all’andata che al ritorno. Nelle due sfide contro il Borussia M’Gladbach, invece, sono state lasciate praterie sfruttate dai calciatori tedeschi per infierire a valanga sugli uomini di Castro.

Proprio la sfida con il Real Madrid dimostra quando sia difficile penetrare il muro difensivo dello Shakhtar, aspetto del quale ha fatto esperienza anche l’Inter, che all’andata non è riuscita ad andare oltre lo 0-0. Gli uomini di Zidane, infatti, sono arrivati al tiro quasi esclusivamente dalla distanza, mentre le conclusioni ucraine son partite per il 72% delle volte all’interno dell’area di rigore spagnola.

Castro Shakhtar

Luis Castro, Getty Images

PERCORSO IN CHAMPIONS E STATO DI FORMA

Il percorso europeo dello Shakhtar Donetsk è forse la fotografia migliore di quanto schizofrenico sia il pazzo girone nel quale sono stati inseriti i nerazzurri. La formazione ucraina è partita in maniera folgorante, superando il Real Madrid in terra spagnola con un clamoroso 0-3, per poi fermare in casa l’Inter di Conte sullo 0-0.

Una partenza che rendeva lo Shakhtar la formazione favorita per il passaggio del turno: le due sfide con il Borussia M’Gladbach, però, hanno cambiato completamente il corso del girone. Gli ucraini hanno clamorosamente perso per 0-6 nella partita casalinga giocata a Kiev, per poi incassare un pesantissimo 0-4 in Germania.

La riscossa è arrivata ancora una volta con il Real Madrid, grazie ad una vittoria per 2-0 che ha rimesso in piedi la squadra di Castro alimentando nuovamente le speranze qualificazione.

Real Shakhtar Champions

Real Madrid-Shakhtar Donetsk, Getty Images

GLI UOMINI PIU’ PERICOLOSI

Nel preparare la partita contro i nerazzurri, il tecnico Luis Castro dovrà fare a meno di una delle stelle della sua squadra, Junior Moraes. La carta d’identità segna la non più giovanissima quota di 33 anni, ma a parlare per lui sono i numeri mostrati nella scorsa stagione, in cui la formazione ucraina ha vissuto una grande cavalcata sia in campionato che in Europa League, interrotta solo quando ha incontrato il muro formato dall’Inter di Antonio Conte, che ne ha spezzato i sogni di gloria in semifinale. Il brasiliano ha realizzando infatti 25 reti in sole 41 gare.

I nerazzurri però dovranno prestare molta attenzione ad altri elementi particolarmente pericolosi in rosa: in Champions League, ad esempio, si è distinto Manor Solomon, autore di due reti ed ottime prestazioni. Gli uomini di Conte dovranno prestare inoltre particolare attenzione agli inserimenti di Alan Patrick (che rischia di non essere nell’undici titolare), che partendo dalla mediana ha già realizzato quattro gol in stagione.

Particolarmente prolifico in zona gol anche l’altro centrocampista Kovalenko, mentre bisognerà tenere d’occhio altri talenti importanti come Teté Dentinho.

Solomon Shakhtar

Monor Solomon, Getty Images

I PRECEDENTI

L’ultimo precedente, ad eccezione ovviamente della gara d’andata, è rimasto ben impresso nella mente dei tifosi nerazzurri, perché risale solamente a qualche mese fa, quando gli uomini di Antonio Conte si sono trovati di fronte o Shahtar Donetsk nella sfida valevole per la semifinale di Europa League. Era una partita particolarmente temuta, vista anche l’importanza della posta in palio, ma Romelu Lukaku e compagni sono stati protagonisti di una delle migliori prestazioni stagionali, demolendo la formazione ucraina con un rotondissimo cinque a zero.

Le situazioni sono certamente diverse, e non è affatto scontato che quest’oggi i meneghini possano trovare una squadra altrettanto morbida, soprattutto dopo il successo contro il Real Madrid alla prima giornata.

In precedenza Inter Shakhtar Donetsk si erano fronteggiate in due occasioni, nei preliminari della Champions League 2005-2006: la gara d’andata, in terra ucraina, terminò sul risultato di 0-2 con le reti di Obafemi Martins Adriano. Nella gara di ritorno lo Shakhtar riuscì a strappare un pareggio (reti di Elano e Alvaro Recoba) che servì a portare i nerazzurri nella fase a gironi.

Inter-Shakhtar Donetsk, Getty Images

LE ASSENZE E LA PROBABILE FORMAZIONE

Castro dovrà elaborare la formazione facendo i conti con diverse assenze: al Meazza non ci saranno infatti Kornienko, Kryvtsov, Ismaily, Konoplyanka, Junior Moraes, Fernando Malyshev.

SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Dodo, Bondar, Vitao, Matvienko; Stepanenko, Kovalenko; Tete, Marlos, Taison; Dentinho.

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