10 Dicembre 2020

Che fine ha fatto? – Nelson Vivas, dall’Inter ad una carriera da “tuttofare”: oggi è uno dei segreti di Simeone

L'argentino in carriera ha giocato nel ruolo di terzino destro, vestendo anche la maglia nerazzurra

Dall’Inter all’Atletico Madrid, da calciatore ad assistente tecnico con un passato da allenatore. La carriera di Nelson Vivas passa sotto la lente di ingrandimento di “Che fine ha fatto?”, rubrica di Passioneinter che vi porta alla ri-scoperta delle carriere di alcuni dei volti nerazzurri del passato.

CONSACRAZIONE IN PATRIA, POI L’EUROPA – Esordisce in Argentina con la maglia del Quilmes, dove trova subito una maglia da titolare che lo porterà a consacrarsi come una delle realtà più importanti della Superliga. Il grande salto arriva nel 1994: è il Boca Juniors ad interessarsi a lui, portandolo a Buenos Aires per farlo diventare pilastro della propria squadra. Con grande continuità riesce a garantirsi un pass per il continente europeo, trovando nel Lugano la squadra giusta in cui inserirsi. In Svizzera la sua esperienza si conclude dopo appena una stagione perché l’Arsenal decide di portarlo in Inghilterra: qui – in una delle squadre più importanti della Premier – trova discreta continuità vincendo anche il Charity Shield. Tuttavia, al termine della prima metà della sua seconda stagione ai Gunners, finisce in prestito al Celta Vigo dove mette in tasca 15 presenze in metà campionato, al termine del quale tornerà a Londra per un’altra stagione.

L’ESPERIENZA NERAZZURRA ED IL RITORNO IN ARGENTINA – Trasferitosi in Italia a parametro zero, l’argentino in Italia non riesce ad esprimersi con continuità. Svolge però un ruolo importante all’interno della rosa ricoprendo con grande attenzione il proprio ruolo nei momenti in cui viene chiamato in causa. Questo lo rende una pedina importante per la cavalcata dei nerazzurri in campionato, finito però con il famoso pomeriggio dell’Olimpico del 5 maggio del 2002. Nella sua seconda stagione a Milano trova meno spazio, totalizzando 6 presenze. A fine stagione saluta l’Europa calcistica per tornare in patria, dove vincerà un campionato di Clausura con il River Plate prima di chiudere la propria carriera con la maglia del Quilmes, squadra che lo aveva lanciato nel mondo del calcio 14 anni prima.

DOPO IL CALCIO GIOCATO – Esordisce nel 2006 nella sua nuova carriera da uomo di campo con il ruolo di vice-allenatore nell’Estudiantes, ricoprendo poi lo stesso ruolo nel River Plate e nel San Lorenzo nelle stagioni successive. Nel 2013 è il Quilmes appena tornato in Superliga ad affidargli per la prima volta nella sua carriera la panchina da primo allenatore. La sua avventura col club si interrompe il 22 ottobre dello stesso anno, a 5 mesi dall’investitura da parte del club. Nel 2015 l’Estudiantes lo riaccoglie nella sua famiglia, inizialmente con il ruolo di allenatore della squadra riserve, salvo poi promuoverlo a ruolo di allenatore il 10 dicembre dello stesso anno. Dopo due anni con la maglia rossobianca firma con il Defensa y Justicia. Attualmente ricopre il ruolo di assistente tecnico di Diego Pablo Simeone all’Atletico Madrid, squadra con la quale firma un contratto a partire dal luglio del 2018.