Da Angloma-Recoba a… Borja Valero: tutti i ’20’ nerazzurri tra meteore e promesse non mantenute

I NUMERI 20 NERAZZURRI Il numero di maglia è sicuramente una delle principali curiosità dei tifosi quando la propria squadra del cuore annuncia un nuovo acquisto. Sceglierà una casacca 'storica' o prenderà il suo numero fortunato? Farà una scelta stravagante o si terrà vicino alle numerazioni classiche? E così, una volta annunciata ufficialmente quale sarà la maglia che lo accompagnerà nella nuova avventura, inevitabile parte il confronto con i suoi predecessori. L'Inter, proprio in questi minuti, ha annunciato l'arrivo di Borja Valero, che come alla Fiorentina manovrerà a centrocampo con il 20 stampato sulla schiena. Ma prima di lui, di chi è stata la 20 interista? Scopriamolo insieme. SCORRI LE SCHEDE --> IL PRIMO FU UN FLOP Antonio Manicone fu il primo a vestire la maglia numero 20 nella stagione 1995/1996, la prima senza le numerazioni fisse dall'1 all'11 per i titolari ed il resto per i panchinari. Non gli portò molto fortuna: solo 7 presenze e zero reti, poi l'addio destinazione Perugia. BENE MA NON BENISSIMO Da Manicone la 20 finì al difensore Jocelyn Angloma, acquistato dall'Inter nell'estate del '96 dopo due anni al Torino dove fa comunque una buona figura nonostante le retrocessione. In nerazzurro gioca tanto, 42 presenze tra tutte le competizioni con 3 gol all'attivo, ma non gli basta per la conferma e a fine anno passa al Valencia. EL CHINO La 20 nerazzurra però sarà ricordata soprattutto per lui, Alvaro Recoba. Per gli appassionati è probabilmente il più imperdonabile spreco di talento che si sia visto. Fece innamorare milioni di tifosi ed il presidente Massimo Moratti, che tra il 2001 ed il 2003 ne fece addirittura il calciatore più pagato al mondo, senza però mai brillare quanto avrebbe realmente potuto. Dal '97 al 2006, tranne la parentesi a Venezia nel 1999, avrebbe potuto scrivere la storia di questo numero 20, ed invece... "Quando smetterò di giocare di sicuro mi dirò: che stupido sono stato" disse qualche anno fa. RECOBA E QUEL GOL DA CENTROCAMPO CHE CONQUISTÒ I NERAZZURRI LA METEORA Lasciata momentaneamente libera da Recoba, Gilberto da Silva Melo appena sbarcato dal Cruzeiro si prende la numero 20 nel gennaio del 1999. Con quella maglia scenderà in campo solo 3 volte prima di fare ritorno in Brasile, al Vasco da Gama. GRINTA Dopo la tecnica sublime di Recoba, la 20 passa ad un giocatore completamente diverso. Il primo erede dell'uruguaiano, infatti, è Sulley Muntari che arriva a Milano nella stagione 2008/2009 nella quale colleziona 38 presenze. L'anno dopo, però, decide di cambiare. LA PROMESSA ? Nell'anno del Triplete la 20 resta vacante, per poi tornare in campo nell'annata 2010/2011 con Joel Obi che la terrà fino al 2015, salvo la parentesi Parma del 2013/2014. Grande talento, l'Inter sembra essersi prodotta in casa il centrocampista del futuro. Il nigeriano però poi non decolla e viene ceduto al Torino. L'OGGETTO MISTERIOSO Dicevamo della stagione 2013/2014. Senza Obi, in prestito al Parma, la 20 tocca a Ruben Botta. Bloccato e prelevato a parametro zero dal Club Atletico Tigre, arriva all'Inter via Livorno con un enorme carico di aspettative. Lampi di buona tecnica nelle pochissime presenze nerazzurre, poi il prestito al Chievo ed infine il ritorno in Sudamerica, ceduto a titolo definitivo al Pachuca. Ora gioca nel San Lorenzo. IL CANGURO Nella seconda parte della scorsa stagione, invece, tocca a Trent Sainsbury. Arrivato a sorpresa dal Jiangsu Suning in prestito secco a gennaio, il primo australiano della storia dell'Inter sceglie questo numero e riesce ad indossarlo in una sola gara ufficiale prima di fare ritorno in Cina. IL NUOVO ARRIVATO Da oggi, infine, la 20 ha un nuovo proprietario: Borja Valero, appena annunciato dall'Inter, sceglie questa maglia anche per la sua nuova avventura nerazzurra, dopo averla indossata a Firenze. Augurandosi magari di lasciare un'impronta più tangibile nella storia del club interista rispetto ai suoi predecessori. SONDAGGIO: BORJA SI/NO ICARDI ACCOGLIE UN EMOZIONATO BORJA VALERO

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Lorenzo Polimanti - Autore

BENE MA NON BENISSIMO

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