11 Febbraio 2017

Il ritorno dell’ex: che occasione per Eder

L'italo-brasiliano ha militato nell'Empoli dal 2005 al 2010 e domani ha l'occasione di riprendersi l'Inter, grazie anche alla squalifica di Ivan Perisic

Inter-Empoli è la partita delle chances: Ever Banega e Rodrigo Palacio avranno occasione di zittire le critiche e riprendersi la maglia dell’Inter, mentre Eder di confermarsi. L’italo-brasiliano ha dimostrato più volte, sotto la guida di Stefano Pioli, di essere il dodicesimo uomo capace di entrare dalla panchina e spaccare le partita. Domani, data l’assenza a sinistra di Perisic, Eder partirà titolare proprio contro la squadra che lo portò in italia 12 anni fa. La stagione di Eder, seppur altalenante, non è assolutamente da buttare, come conferma La Gazzetta dello Sport.

L’oriundo ha realizzato a San Siro cinque delle sei reti in assoluto da quando è a Milano. E domani toccherà a lui. Con Candreva, Eder è l’interista più prolifico tra quelli a disposizione di Pioli contro l’Empoli. Toccherà a lui prendersi sulle spalle l’Inter in un momento così delicato. Eder insomma dovrà trascinare l’Inter proprio contro la squadra che per prima ha creduto in lui. L’Empoli infatti lo ha acquistato dal Criciuma (Brasile) nel novembre del 2005 per 550mila euro. E, dopo un’esperienza a Frosinone, è sempre in Toscana che Eder esplode diventando capocannoniere in serie B con 27 gol in 40 partite. E’ la stagione 2009­ 10, quella che porta l’Inter allo storico Triplete. E’ ad Empoli insomma che inizia il decollo del 30enne di Lauro Muller che lo porterà anche in Nazionale.

Un ruolo fondamentale nella carriera di Eder l’ha avuto la Samp, dove ha mantenuto standard realizzativi sempre vicini alla doppia cifra. Erano addirittura 12 ­ meglio di lui soltanto Higuain ­ quando l’Inter nel gennaio 2016 puntò 13,5 milioni (bonus compresi) su di lui per inseguire la Champions dopo un mese di orrori. Se però la squadra non gira, un nuovo fa fatica ad inserirsi e a trovare il solito feeling con la porta. Per Eder quella del gol diventa una maledizione, visto che la prima gioia arriva solo il 23 aprile, in Inter-Udinese 3-­1. In tribuna per la prima volta quella sera ci sono i vertici di Suning, che due mesi dopo si prenderanno la società.

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