4 Luglio 2020

ESCLUSIVA – Fascetti: “Conte, stagione da sei e mezzo. Io bestia nera dell’Inter, su Cassano…”

L'ex tecnico ha parlato della sfida in programma domani fra i nerazzurri e il Bologna, lasciandosi andare anche ai ricordi

La maglia del Bologna l’ha indossata da calciatore, mentre da allenatore è stato una vera e propria bestia nera per l’Inter, sconfitta a più riprese, soprattutto sulla panchina del Bari. Intervistato da Passione Inter, Eugenio Fascetti ha parlato della sfida in programma domani fra le due formazioni, tracciando anche un bilancio del primo anno di Conte.

Parliamo della sfida fra Inter e Bologna: che gara si aspetta? 

“Innanzitutto bisogna dire che nelle settimane che hanno seguito la ripresa dopo la pandemia ho visto un calcio meno aggressivo, con più circolazione di palla: questo è un fattore che avvantaggia le squadre maggiormente dotate dal punto di vista tecnico. Il Bologna deve aspettarsi un’Inter con grande voglia di vincere, perché c’è ancora aperta una piccola finestrella per lo scudetto. Mancano ancora tante partite, ha il dovere di crederci”.

La gara con il Parma aveva dato adito a diverse polemiche, ma contro il Brescia si è vista nuovamente un’Inter solida. Che effetto le ha fatto la formazione nerazzurra?

La vittoria contro gli emiliani è stata importante, perché è arrivata al termine di una partita difficile, fare punti in queste occasioni è importante. È andata molto meglio nell’ultima uscita con il Brescia, anche se l’avversario è poco indicativo per poter trarre una valutazione complessiva”.

Nella partita di domani di fronte ci saranno due vecchie conoscenze che hanno scritto pagine importanti della storia nerazzurra, Palacio e Mihajlovic…

“Mihajlovic è davvero da lodare per come sta affrontando il suo lavoro, nonostante tutte le difficoltà che ha passato. Su Palacio non credo ci sia molto da dire, è un calciatore straordinario e lo sta dimostrando anche con la maglia rossoblu”.

Se dovesse tracciare un bilancio del primo anno di Conte sulla panchina nerazzurra, cosa direbbe?

“Quando una persona arriva in un nuovo club non può certo avere la bacchetta magica, ha fatto un campionato buono. Però c’è da dire che, a meno di un miracolo, è di fatto fuori da tutte le competizioni: se dovessi dare un voto, sceglierei un sei e mezzo”.

Lei durante la sua carriera da allenatore è sempre stato una bestia nera per l’Inter. Quali sono i suoi ricordi più belli contro i nerazzurri?

Ho bellissimi ricordi, perché l’Inter è la squadra contro cui ho dato il meglio: non solo a Bari, dove vincemmo diverse gare consecutive, ma anche su altre panchine. In mente ho impresso il 4-1 del primo anno in biancorosso, la partita del primo gol di Cassano e le reti del compianto Masinga”.

Ecco, Cassano. Lei lo ha fatto esplodere: a posteriori, qual è un bilancio della carriera di Fantantonio?

Guardi, dico solo che lui aveva un talento straordinario, purtroppo poteva rendere molto di più. Non voglio aggiungere altro a riguardo”.

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