3 Luglio 2013

ESCLUSIVA – Matteoli consiglia l’Inter: “Nainggolan sarebbe un acquisto importante”

di Antonio Carboni.

Era l’estate del 1986 quando Gianfranco Matteoli, centrocampista di Ovodda, un piccolo paese del centro Sardegna, dopo un’ottima stagione a Genova con la maglia della Sampdoria passò all’Inter per 4,8 miliardi di lire. Grazie al suo grande talento riuscì a imporsi come pedina fondamentale nello scacchiere di Giovanni Trapattoni e a coronare il grande sogno di vincere uno scudetto e una Supercoppa italiana con la maglia nerazzurra.

Rimase all’Inter fino al 1990 e  dopo il rientro in Sardegna e la fine della sua carriera calcistica, dal 1999 è diventato il responsabile del settore giovanile del Cagliari (a maggio 2013 è stato premiato con il premio Maestrelli) e continua a portare nel cuore la squadra nerazzurra di cui ha parlato in questa intervista esclusiva realizzata dalla nostra redazione.

Signor Matteoli, dopo le ultime deludenti stagioni l’Inter sta cercando di costruire una squadra forte e uno dei nomi più caldi per il mercato è quello di Nainggolan. Pensa che il giocatore sia pronto per fare il salto di qualità e confermarsi anche in un grande club?

Nainggolan è un calciatore molto importante. L’Inter ha bisogno di grandi giocatori per ripartire dopo le ultime stagioni negative e lui è uno di questi. E? giovane, forte e ha una grande personalità che per me è la cosa più importante per un ragazzo che deve giocare davanti a un pubblico esigente e ad uno stadio come San Siro. Sa reggere al meglio le pressioni e anche se acquistarlo non sarà semplice, per l’Inter sarebbe di sicuro un acquisto importante.

 Il presidente Moratti ha affidato la guida tecnica della squadra a Walter Mazzarri. Pensa che l’allenatore toscano sia l’uomo giusto per riportare l’Inter ai vertici del campionato italiano e puntare allo scudetto già dalla stagione 2013-2014?

E? un allenatore importante, preparato e lo dimostrano gli ottimi risultati ottenuti nel corso della sua carriera. Può essere l’allenatore giusto per l’Inter ma io credo che la cosa fondamentale sarà capire che tipo di squadra allestirà la società. Un allenatore può essere bravo e preparato ma senza una squadra di qualità diventa tutto più difficile perché in campo ci vanno i calciatori.

Dalla Sardegna, grazie al grande lavoro che sta portando avanti con il settore giovanile del Cagliari, iniziano a venir fuori dei calciatori molto interessanti come ad esempio Murru, Del Fabbro e Marco Sau. Secondo lei quante possibilità ci sono di rivedere in futuro un calciatore sardo con la maglia nerazzurra?

Nel nostro settore giovanile ci sono tanti ragazzi molto interessanti e il nostro obiettivo è quello di lavorare sodo per continuare a portare avanti un vivaio importante con soli ragazzi dell’isola. Non dimentichiamo che oltre ai vari sopracitati dal nostro settore giovanile è venuto fuori anche Pisano che è un ’87 ma da tanti anni è ormai un titolare importante per il Cagliari. Non so dire se un giorno questi ragazzi arriveranno in grandi club come l’Inter, ma di sicuro sarebbe una grande gratificazione per tutti noi.

Una delle notizie più tristi di questi giorni è la morte di Stefano Borgonovo, suo ex compagno di squadra a Como negli anni ’80. Che ricordi ha di Borgonovo?

Io sono più grande di lui e quando ero in prima squadra lui era nelle giovanili. Tuttavia posso dire che è sempre stato un ragazzo solare e scherzoso, un vero e proprio ?giocherellone? che amava il calcio e la vita. Ricorderò sempre il suo sorriso e la sua gioia e se mi fermo a pensare lo vedo ancora mentre da allenatore se ne sta in mezzo al campo a ridere e scherzare con i suoi giovani calciatori del Como.

Ringraziamo il signor Matteoli per la disponibilità e gentilezza dimostrata durante l’intervista augurandogli il meglio per il futuro. Per l’utilizzo anche di una sola parte dell’intervista si citi la fonte www.passioneinter.com.

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