6 Febbraio 2020

Ex ag. Emre Mor: “Era fatta con l’Inter, poi salto tutto. Venni incolpato da Lucescu!”

Il talento turco stava per sbarcare a Milano nell'estate del 2017

Si era da poco insediato Luciano Spalletti sulla panchina, e per completare la rosa aveva bisogno di un altro esterno offensivo per il suo 4-2-3-1. L’Inter sondò diverse piste, tra le quali quella di Emre Mor, talento turco classe 1997, per il quale venne imbastita una trattativa che venne portata quasi fino in fondo. Quasi, perché a pochi metri dal traguardo, tutto saltò. Ai microfoni di GazeteFutbol, l’ex procuratore di Mor, Muzzi Ozcan, ha raccontato dei retroscena sorprendenti in merito alla trattativa.

Borussia Dortmund – “Il Borussia Dortmund aveva deciso di vendere Emre Mor. Portai loro un’offerta da 15 milioni di euro proveniente dall’Inter. L’accordo venne raggiunto, così andammo a Milano per parlare dei dettagli del contratto. Non ci furono problemi: venne firmato addirittura un pre-contratto. Ho ancora tutti i documenti. Tornai a casa e parlai con Emre: avrebbe quasi raddoppiato la somma che guadagnava a Dortmund. Accettò immediatamente. Riferii all’Inter che il giocatore aveva accettato la proposta. Dopodiché, però, l’Inter ci chiese qualche giorno di tempo. Volevano discutere il metodo di pagamento con il Borussia Dortmund, per evitare di rimanere bloccati dal Fair Play finanziario”.

Commissioni – “Un giorno ricevetti una chiamata dall’Inter: ‘Il Dortmund vuole più soldi di quanto abbiamo concordato in precedenza’, mi dissero. Ci sedemmo di nuovo al tavolo, rinunciai alla mia commissione in modo tale da non dover toccare il contratto di Emre Mor. Il Borussia Dortmund aveva già stabilito che mi avrebbe corrisposto il 15% sulla cessione e l’Inter era d’accordo”.

Consulto  – “L’Inter parlò con 6-7 allenatori riguardo il trasferimento di Emre Mor. Di tutti i suoi ex tecnici, solo uno di loro diede un’opinione positiva di lui: Fatih Terim. Gli altri dissero solo cose negative. Dissi ad Emre che lo avevano fatto perché aveva preferito la nazionale turca a quella danese. Garantii anche per lui, sostenendo che non c’erano problemi a Dortmund. Chiaramente nessun calciatore è perfetto, ma in lui, a mio avviso, prevalevano  pregi rispetto ai difetti”.

Lucescu – “Durante il nostro incontro con l’Inter, Mircea Lucescu aveva appena assunto la guida della nazionale turca. Organizzò un incontro coi giocatori turchi che giocavano all’estero: Ömer Toprak, Nuri Şahin, Kaan Ayhan, Emre Mor ed altri. Andammo tutti a Düsseldorf per questo incontro, ma lui non si presentò. C’era solo Tayfur Havutçu, che ci disse: ‘Lucescu ha avuto un impegno urgente, è volato a Dortmund’. Mi dissero che Lucescu voleva parlare con Emre: gli disse di lasciarmi. Io nei giorni successivi chiesi a Lucescu di parlare con l’Inter fare da intermediario per il trasferimento di Emre, dato che è molto amato come ex allenatore nerazzurro a Milano. Pochi giorni dopo, Emre mi disse che voleva mettere fine al nostro rapporto professionale. Quando gli chiesi perché, mi disse che il buon esito del trasferimento dell’Inter dipendeva solo da me. Solo in seguito ho scoperto che a dirgli quelle cose era stato proprio Lucescu.

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