5 Ottobre 2019

Ezio Greggio avvisa: “Conte, se vinci non esultare troppo: poi a Torino devi ancora venirci…”

Il noto conduttore: "Lukaku è un mastino, andavo a vederlo a Londra con i miei figli"

Alla vigilia dell’attesissimo derby d’Italia tra Inter e Juventus, così come il collega Enzo Iacchetti anche Ezio Greggio è stato intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport, per fare da controparte bianconera al tifo nerazzurro del collega e amico. Ecco le sue parole.

Partita – «Io vedo un derby: Juve1 contro Juve2 con tutti i nostri ex in maglia nerazzurra! Tanto di cappello all’allenatore Antonio Conte e al direttore generale Beppe Marotta per le loro qualità, noi però abbiamo uno squadrone pazzesco. Per me sarà sicuramente una gran bella partita che non pregiudica, comunque, lo scudetto».

Pronostico – «Non lo faccio nemmeno sotto tortura. L’importante è che vinca il migliore, quindi la Juve, e che tutto proceda, ah ah, come nell’ultima partita di Champions. Enzino stia tranquillo, lunedì negli studi di Striscia può portare anche le pere, tanto io arriverò ben equipaggiato, quindi con un sacco di gianduiotti».

Preoccupazione – «Non c’è un giocatore che fa la differenza, Conte ha cambiato la mentalità, l’Inter è una squadra di guerrieri, equilibrata e motivata. I due giovani centrocampisti italiani Sensi e Barella portano qualità e fantasia, Lukaku è un mastino, andavo a vederlo a Londra con i miei figli, se è in forma è davvero devastante».

Stadio – «No, la guardo a casa con gli amici, tutti bianconeri. La parola d’ordine per entrare è “Forza Juve”, altrimenti rimangono sul pianerottolo. L’importante è che se la giochino, senza polemiche e senza sommosse sugli spalti, senza violenze, neanche verbali. Aggiungo una cosa: abbraccio e ringrazio Marchisio per le emozioni che ci ha regalato».

Conte all’Inter – «Fa girare un po’ i c… dall’altra parte! No, no, è un amico carissimo. Io gli consiglio di essere parco nelle esultanze: se perde, piangesse pure, ma se vince è meglio che non esageri perché poi deve venire a Torino…Te lo devi ricordare, Antonio! La sua scelta va rispettata, come quando Allegri dal Milan passò alla Juve».

Nuovo look di Sarri – «Sarri non è vestito Trussardi, ma Trussarri! Perché lui è fatto così, ha un pelo di barba in più, mastica sempre qualcosa, forse il bocchino delle sigarette, è il suo stile bohémien, se vuole può mettersi anche in canottiera. È un bravissimo allenatore, l’importante è che stia bene di salute: Maurizio, fuma di meno».

Iacchetti – «Se ci sentiamo prima del match? Mai. Ci limitiamo a un messaggino sul telefonino che è sempre il solito: “Siete i più forti”».

Notizia del lunedì sera – «Massì, giochiamo: spero di annunciare che i nerazzurri hanno giocato da Can!».

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