11 Settembre 2013

FOCUS – Inter vs Juve: cinque motivi per crederci

derby inter juventus

Non puoi chiamarla partita, non puoi smettere di pensarci e non puoi aspettare che arrivi senza esserti preparato psicologicamente e fisicamente, Inter-Juventus sfugge ad ogni logica, coinvolge emozioni e situazioni che nessun altro match può smuovere, ribalta ogni pronostico e corre su binari tutti suoi. Stavolta arriva presto, forse troppo per potersela godere appieno, con le squadre a punteggio pieno dopo due partite, con una macchina ormai perfettamente oliata come la Juventus, bicampione d’Italia e alla ricerca del terzo titolo consecutivo e una che si è messa subito in moto in maniera grintosa per recuperare in fretta il tanto terreno perduto nelle stagioni passate.

Ecco cinque motivi per credere nel colpaccio.

1) L’INTER E’ COMPATTA E PUO’ COLPIRE IN CONTROPIEDE – E’ un pò la costante di queste prime due partite nerazzurre: è vero,l’Inter non ha dovuto subire più di tanto visto la modestia degli avversari ma l’idea di Mazzarri contro la Juve sarà quella di mantenere quella compattezza e distanza tra i reparti che ha permesso una vita decisamente più serena al povero Handanovic, bersagliato di tiri appena qualche mese fa. I tre difensori centrali non si discutono anche perchè è troppo rischioso rilanciare Samuel per un match così delicato, a Cambiasso toccherà correre ancora di più per arginare il forte centrocampo bianconero e in generale tutti dovranno sacrificarsi per salvaguardare questa preziosa conquista che è l’inviolabilità della porta, solo a quel punto sarà possibile colpire in contropiede grazie ad Alvarez e soprattutto a Palacio, letale sempre contro i bianconeri e abile nello sfruttare ogni occasione giocando con la linea dei difensori. Attenzione anche alle discese rabbiose di Guarin.

2) L’INTER VOLA SULLE ALI – Sembrava francamente difficile che il gioco di Mazzarri potesse subito canalizzarsi nei binari giusti ma queste prime due giornate dicono che l’Inter è la squadra che finora ha crossato di più, merito di un Nagatomo rispolverato e di un Jonathan assolutamente sorprendente e lucido. La prova con la Juve rappresenta un balzo di almeno dieci scalini per i due ma se arriveranno i cross giusti e se i due riusciranno ad affermarsi come nelle prime due partite, sia in fase difensiva che in fase offensiva, se ne potranno vedere delle belle.

3) L’INTER PUO’ ESSERE IMPREVEDIBILE IN ALCUNI SUOI UOMINI – Si dice che l’Inter non sia una squadra di qualità, che abbia solo giocatori che sanno correre ma dai piedi non proprio raffinati. E’ vero, rispetto al passato c’è meno classe ma nel big match di sabato ci sono due giocatori che possono accendere la luce in qualsiasi momento: Kovacic e Alvarez. Il primo è in grado di giocate risolutive in grado di spiazzare gli avversari, il vero antagonista di Pirlo, recuperarlo fisicamente è fondamentale anche perchè la sua corsa può aprire la difesa avversaria, il secondo è la nota più lieta dell’Inter mazzarriana, tanta corsa e sacrifico ma anche giocate di qualità come il gol a Catania, può essere davvero la sua partita.

4)  L’INTER HA CARATTERE E PIU’ FAME – Se c’è una cosa più chiara di tutte le altre in questo primo scorcio di stagione è che i nerazzurri stanno assorbendo come spugne il carattere di Mazzarri che dal canto suo fa molta leva sulle motivazioni di questi calciatori, investendoli di responsabilità, caricandoli di pesi che sa che possono trasportare, rivitalizzando lo spirito vincente che li ha resi grandi in Italia ed Europa e ridando slancio a giocatori caduti nel dimenticatoio. La lotta su ogni pallone, la consapevolezza di non essere inferiori comunque neanche ad una Juve tritatutto, la possibilità di fare un salto di maturità decisivo ma anche la consapevolezza che, come insegna l’anno scorso, vincere contro la Juve non significherebbe niente se non venisse garantita poi una certa continuità di risultati. Vincere significherebbe dare un segnale forte di presenza e staccare di tre punti la Juve e potrebbe dare un’iniezione di fiducia fondamentale ai ragazzi nerazzurri. La fame c’è, la voglia di tornare vincenti e di riassaporare quelle atmosfere da grandi palcoscenici, forse paradossalmente più di una Juve vincente in Italia da due anni.

5) L’INTER CONTA SUL FATTORE MORATTI THOHIR – Si dice che questa possa essere l’ultima partita di Massimo Moratti come presidente dell’Inter o comunque come socio di maggioranza della squadra, perchè l’accordo con Thohir sarebbe cosa fatta e mancherebbero solo le firme, addirittura si pensa che proprio l’indonesiano possa sedere accanto a Moratti durante Inter-Juve. I giocatori potrebbero sentire il peso di dover regalare questo successo al proprio presidente, per ringraziarlo di quanto fatto finora e potrebbero voler dare un segnale a Thohir, della serie noi ci siamo, ora tocca a te investire per rendere l’Inter sempre più grande.