29 Marzo 2015

FOCUS – Il gran bazar dei parametro zero

Nonostante non sia ancora tempo di calciomercato, qualcosa inizia già a muoversi. Lo impone il nuovo mercato delle idee figlio di un F.F.P sempre più inibente e da non sottovalutare se non si vuole incombere in sanzioni realmente compromettenti (per ulteriori informazioni citofonare Barcellona). Agire per tempo è una strategia che a prescindere dai limiti imposti dalla UEFA ha sempre pagato: un acquisto programmato per tempo è risultato storicamente più azzeccato di altri last minute, figli più della foga dell’ultimo minuto che di una vera e propria programmazione. Spendere poco e per tempo: è da qui che inizia il nostro tour low-cost nel gran bazar dei parametro zero, mercato sempre più frequentato ed in grado di garantire giocatori di qualità ad un costo contenuto. Ci faremo strada tra i vari settori del bazar, soffermandoci sui vari banconi divisi per ruolo in cerca di vere ed imperdibili occasioni a costo zero.

PORTIERI – Il percorso inizia da un bancone ultra frequentato, quello dei numeri uno. Impossibile non fermarsi a dare un’occhiata, soprattutto alla luce di un Handanovic sempre più tentato dalla prospettiva Champions League e con un rinnovo ancora tutto da discutere. Tre i prezzi pregiati in questione: Romero, Reina e Cech. Ad essere precisi l’unico dei tre ad essere un vero e proprio parametro zero è il portiere della Sampdoria, ma aggiungiamo alla lista anche gli altri due esperti portieri in quanto nonostante non abbiano il contratto in scadenza nel 2015 dovrebbero essere comunque arruolabili a costi bassissimi e più che lontani dal reale valore di mercato. Ma procediamo con ordine:quello del Chiquito è senza dubbio il nome meno suggestivo tra i tre, ma allo stesso tempo il più raggiungibile per costi e per volontà del giocatore, che ha più volte espresso il desiderio di confrontarsi con una realtà di primissimo livello nella stagione che verrà. Romero viene da una stagione particolarissima, iniziata col botto grazie al super Mondiale con la maglia albiceleste e finita da numero 12 della Sampdoria alle spalle di un ritrovato Emiliano Viviano. Sarebbe una scommessa, suggestiva ma allo stesso tempo troppo lontana dalle certezze richieste da un ruolo delicato dove il margine d’errore in sede di mercato è veramente ridotto all’osso. Passiamo ora allo spagnolo Reina, secondo portiere del Bayern dell’extraterrestre Neuer con un passato italiano tra le fila del primo Napoli di Rafa Benitez: Pepe in barba alle trentadue primavere ha ancora voglia di giocare, e potrebbe essere tentato dalla porta nerazzurra nonostante un contratto con la società bavarese fino al 2017. Reina darebbe molte più certezze di Romero, ma oltre ai costi superiori rispetto all’argentino imporrebbe una programmazione a breve termine a causa del già citato responso della carta d’identità. Situazione che rimane però da monitorare con attenzione, soprattutto in virtù delle grandi capacità dell’ex Liverpool di giocare la palla che si sposa alla perfezione con le idee tattiche di Mancini che prevedono l’inizio della manovra dalla propria metà campo arretrata. Terzo ed ultimo pezzo pregiato del bancone degli estremi difensori è l’ormai secondo portiere del Chelsea Petr Cech, che come il collega spagnolo non è un vero e proprio parametro zero (scadenza 2016) ma che potrebbe diventare occasionissima nel momento in cui rinnovasse la volontà di tentare una nuova avventura lontano da Londra. Operazione difficilissima soprattutto a causa della concorrenza (oltre al super-ingaggio): tanti club di Premier hanno già messo gli occhi sul portiere col caschetto, nell’olimpo del ruolo da ormai più di dieci anni.

DIFENSORI – Sul bancone dei difensori il vero pezzo pregiato risponde al nome di Dani Alves, terzino del Barcellona con il contratto in scadenza nel giugno 2015 e finito praticamente nel mirino di mezza Europa che conta. Il brasiliano è stato per parecchi anni uno dei migliori terzini dell’intero globo, soprattutto per la magistrale interpretazione del ruolo in fase offensiva, dove riesce quasi a divenire un attaccante aggiunto. Difficilissimo sognare, troppa la concorrenza attorno all’ex Siviglia, che molto probabilmente finirà in Premier League o in Francia sponda PSG. Sotto un riflettore meno caldo troviamo invece Micah Richards, oggetto misterioso fiorentino ed ex bambino prodigio del calcio inglese. Mancini lo conosce benissimo avendolo allenato ai tempi del Manchester City, e lo riterrebbe più che utile alla causa nerazzurra grazie alla grande duttilità tattica, potendo infatti giocare sia come centrale che come terzino. Pista da seguire con attenzione, potrebbe essere una bella sorpresa nonostante il non positivo impatto con la Serie A.

CENTROCAMPO – Eccoci giunti al bancone chiave dell’intero bazar, quello dove è forse più difficile comprare. Servono giocatori congeniali, in grado di adattarsi ai meccanismi degli acquirenti senza pesare troppo sul bilancio. Primo nome utile e nemmeno troppo lontano dal nerazzurro ( Leggi QUI) è quello di Jeremy Toulalan, centrocampista centrale brizzolato del Monaco. L’ex bandiera del Lione ed uomo chiave della società del Principato garantirebbe a Mancini una pedina dalla grande intelligenza tattica, capace di offrire quell’equilibrio spesso mancato in fase passiva senza però rinunciare alla capacità di dialogare nello stretto con i compagni di mediana e con gli eventuali esterni. Accanto al francese troviamo James Milner, ex conoscenza del Mancio in grado di giocare sia sull’esterno che al centro, garantendo soprattutto sulle corsie laterali quell’apporto che tanto è mancato in stagione. Per il giocatore del City va fatto lo stesso discorso fatto per Cech: difficilissimo strappare un sì a causa della grande concorrenza proveniente soprattutto dalla stessa Premier League, dove il giocatore ha fino ad ora messo a segno tre gol stagionali e sette assist.

ATTACCO – L’ultimo bancone del nostro bazar low cost è tutto d’origine marsigliese: l’O.M. di Bielsa potrebbe infatti perdere senza incassare alcuna somma sia il centravanti Pierre Andre Gignac che l’esterno Andrè Ayew, entrambi monitorati da tempo dallo staff di Ausilio. Tanta concorrenza su entrambi gli obiettivi: per ghanese, indimenticato giustiziere nerazzurro in Champions League (Ricordi? Guarda QUI) si sarebbero infatti mossi i cugini rossoneri, mentre sul centravanti rigenerato dalla cura-Bielsa sarebbero piombati (armati di un super contratto) i russi della Dinamo Mosca pronti a ricostruire il tandem dal gol facile assieme all’ex compagno Valbuena. Entrambe le piste vanno seguite con attenzione, soprattutto alla luce dell’importante restyling che potrebbe subire l’intero reparto offensivo nerazzurro in vista della prossima stagione.

Finito il giro di perlustrazione è tempo di armarsi di taccuino e tanta lucidità: la concorrenza è tanta e ad Ausilio spetta il compito di sgomitare tra gli agguerriti acquirenti per riuscire a strappare i pezzi migliori alla concorrenza. Buon lavoro Piero!

di Giuseppe Chiaramonte

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