9 Novembre 2012

FOCUS – Quest’Inter adesso è davvero matura

Il filotto di vittorie col quale i nerazzurri si presentavano allo Stadio Partizan ieri sera era indubbio indice di qualità e quantità fuse in un mix quasi perfetto da Stramaccioni; la vittoria contro la Juventus aveva poi dimostrato che la mentalità vincente, l’orgoglio e l’animo della grande squadra non si erano persi; la vittoria contro i bianconeri di Belgrado ha sancito invece che questa Inter è diventata a tutti gli effetti una squadra matura e dunque in grado di puntare seriamente in alto.

Sarebbe stato infatti troppo semplice dopo l’ubriacatura data dal fresco successo contro la Juventus prendere sotto gamba la sfida meno roboante di Europa League contro i serbi: il rischio di montarsi la testa, il rischio di sottovalutare un avversario non eccelso dopo aver battuto alla grande i campioni d?Italia in carica, erano tutti elementi che potevano far realisticamente temere un doloroso ritorno sulla terra per gli uomini di Stramaccioni.

E invece non è bastata l’ebbrezza di aver espugnato lo Juventus Stadium, non è bastata la bolgia di Belgrado, non è bastato un buon primo tempo del Partizan per sgambettare questa Inter che, come se sabato nulla di speciale fosse accaduto, ha continuato a fare ciò che di questi tempi sa fare meglio: vincere.

Se non è si è trattata di una prova di grande maturità questa, sfido a trovarne di più probanti. L’allenatore più giovane della Serie A è parso da questo punto di vista un vecchio lupo di mare forgiato da mille sfide, per l’abilità con la quale ha gestito il gruppo in questi ultimi giorni e per quella con la quale è stato in grado di indirizzare a suo favore la sfida contro il Partizan con poche semplici mosse. Quando si dice che alla mancanza di esperienza si può ovviare con una buona dose di intelligenza.

E i giocatori, dai più esperti a quelli più giovani, hanno seguito alla lettera dettami e spirito del loro condottiero, montando la carica verso la decima vittoria consecutiva, verso il record di dieci gare vinte fuori casa di fila.

La realtà è che adesso quella banda ?spensierata? sulla quale a inizio stagione in pochi avrebbero scommesso è diventata una macchina macina avversari che incute realmente paura a chi si trova a doverla affrontare. E alla faccia di chi la voleva spacciata ancor prima di salire sul ring, eccola ancora una volta questa bella-strana-Strama-Inter stagliare i pugni al cielo davanti all’ennesimo avversario andato al tappeto.

Certo, non si può vincere sempre, ma farlo è certamente un buon inizio.