27 Marzo 2020

Giaccherini: “Mi rivedo in Sensi e Barella. Lukaku è devastante, con Conte può solo migliorare”

Il centrocampista del Chievo era uno dei fedelissimi del tecnico interista

Voluto alla Juventus e difeso fortemente dinnanzi alle critiche piovute nei suoi confronti, si può dire che Emanuele Giaccherini è stato senz’altro uno dei calciatori più amati da Antonio Conte. Anche in Nazionale, nell’Europeo del 2016, il tecnico dell’Inter aveva concesso parecchia fiducia al ragazzo in un momento di incredibile emergenza per il centrocampo Azzurro, testandolo con successo sia da interno di centrocampo che davanti alla difesa. Intervistato questa mattina sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, il calciatore del Chievo ha svelato anche un retroscena sull’allenatore leccese.

Lei torna in condizione e il calcio si ferma…
“Peccato, proprio ora che stavo finalmente giocando con continuità. Non mi resta che prepararmi e farmi trovar pronto, mi auguro si ricominci”.

Anche a porte chiuse?
“Sempre calcio è. Perché la gente avrà un’occasione di svago. E perché la vita di molti è scandita dalle partite e tutto quel che ci gira attorno. Ho amici che d’estate s’annoiano senza Mondiali o Europei…”.

Il calcio torna come prima?
“La schiarita vera la vedo nell’estate del 2021, ci vorrà tempo per riappropriarci delle solite abitudini”.

Chi è il Giaccherini di oggi?
“Sensi e soprattutto Barella: lui ha più fisicità io più dribbling”.

S’aspettava una classifica così in A?
“Immaginavo la Juve davanti e l’Inter dietro, non credevo invece ad una Lazio così. Quella non solo dei quattro tenori, non solo di Immobile, Milinkovic, Luis Alberto e Correa ma anche di Acerbi e di una grande difesa”.

Un dietro le quinte di Conte nel vostro periodo insieme?
“Supercoppa italiana col Napoli a Pechino: arrivammo piuttosto stanchi, dopo 13 ore di volo. Eppure, atterrati, andammo subito a fare allenamento”.

Le sue immagini più nitide della Serie A?
“Il devastante impatto di Lukaku. Era già un campione quattro anni fa, quando lo incrociammo all’Europeo. Con Conte può migliorare ancora. E poi Castrovilli, sembra la mia parabola.Anche lui partito dalla B. È uscito in modo prepotente, ora continui ad alzare il suo livello di calcio”.

La partita del passato che proprio non poteva perdersi in tv in questi giorni?
“Italia-Spagna degli Europei del 2016, qualche giorno fa. Mi sono rivisto davvero molto volentieri…”.

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