16 Giugno 2022

Inter il “tridentone” è sostenibile? Così (forse) sì

La squadra può sopportare i tre "tenori" in campo contemporaneamente?

Inzaghi (@Getty Images)

Inzaghi

Nelle ultime ore l’idea apparentemente folle del “tridentone” delle meraviglie Lukaku-Dybala-Lautaro sta diventando sempre più concreta. Il belga infatti sembra aver ormai convinto il Chelsea a lasciarlo tornare all’Inter in prestito e addirittura potrebbe essere ufficializzato prima dello svincolato Dybala. Posto che il mercato è ancora lunghissimo e i nerazzurri dovranno anche necessariamente cedere qualche pedina importante, un dubbio sorge spontaneo? Il tridente è sostenibile? E se si, cosa farà Inzaghi? Sacrificherà un centrocampista oppure cambierà modulo?

Romelu Lukaku (@Getty Images)

POSSIBILE CAMBIO MODULO? IL PRIMO SCENARIO

L’ipotesi più logica sarebbe proprio un cambio di modulo, mossa poco nelle corde di Inzaghi ma che toglierebbe molte castagne dal fuoco, specie in caso di cessione di Milan Skriniar al PSG. L’Inter infatti avrebbe gli uomini adatti, a maggior ragione dopo la partenza di Perisic, per passare dal 3-5-2 al 4-4-2 con disposizione a rombo (o se preferite 4-3-1-2). In caso di addio solo all’amatissimo slovacco (in caso di offerta mostruosa del PSG), i nerazzurri potrebbero disporsi così:

Onana in porta, con davanti a lui una difesa a quattro composta da Dumfries a destra, Bremer e Bastoni al centro e Gosens a sinistra. Davanti alla difesa poi agirebbe come di consueto Brozovic con, nel ruolo più di centrali puri che di mezzali, Barella e Calhanoglu. Dybala poi agirebbe sulla trequarti, alle spalle della coppia Lukaku-Lautaro. Un modulo classico, ma che per le caratteristiche della rosa potrebbe portare molte soddisfazioni. Soprattutto permetterebbe di schierare nella maggioranza della occasioni tutta l’artiglieria pesante in attacco. Da non sottovalutare poi l’aggiunta del jolly Mkhytarian, che oltre a giocare a centrocampo potrebbe far rifiatare anche Dybala come trequartista.

Gleison Bremer, Getty Images

E così facendo anche gli eventuali nuovi innesti di Bellanova e Cambiaso (o Udogie), non avrebbero problemi ad adattarsi, nascendo di fatto come terzini. Numericamente forse andrebbe poi trovato un uomo forte fisicamente a centrocampo, ma non dovrebbe essere un’impresa eccessivamente difficile.

SCENARIO 2 E VANTAGGI

Anche qualora a partire fossero invece Dumfries e De Vrij, con Skriniar ancora a Milano (ipotesi, va detto, più remota), il modulo con la difesa a 4 e il rombo a centrocampo si adatterebbe alla perfezione. Davanti ad Onana infatti agirebbe Bellanova a destra (o magari qualcun altro come titolare, ad esempio Singo), con Skriniar e Bastoni (o Bremer in caso di fumata bianca) come centrali. A sinistra il solito Gosens e nelle restanti zone del campo gli stessi giocatori della prima versione.

Denzel Dumfries (@Getty Images)

Così facendo la squadra avrebbe il giusto equilibrio, con una difesa solida anche durante le fasi di spinta dei terzini, quasi di nuovo a 3, con Brozovic che scalerebbe in mezzo ai centrali. In avanti poi, il nuovo attacco permetterebbe alla squadra di rifiatare molto di più, affidandosi quando necessario al contropiede grazie alla profondità portata da Lukaku. Insomma, nonostante il cambio di modulo, i margini di errore, almeno sulla carta, dovrebbero essere minimi, così come le difficoltà. L’Inter diventerebbe forse meno avvolgente nella manovra e spumeggiante, ma sicuramente più solida e concreta, meno esposta.

Lautaro avrebbe un giocatore con cui si intende ad occhi chiusi accanto, anzi, due tenendo conto del compagno di nazionale e amico Dybala. Potrebbe venire incontro al centrocampo, ricucire come piace a lui, lasciando al belga l’onere di fare da boa e cercare la profondità e la verticalizzazione. L’azione sarebbe più concentrata al centro e meno sulle fasce, con comunque la possibilità di uno sbocco laterale con le sovrapposizioni dei terzini. Il centrocampo sarebbe chiamato forse agli straordinari, per questo qualche nuovo giocatore di gamba non farebbe male, ma certamente là davanti se ne vedrebbero delle belle. Da tempo l’Inter non vede un attacco così potenzialmente devastante, non solo a livello di Serie A.

Certo tutto questo potrebbe esplodere come un castello di carte: il mercato è terreno sdrucciolevole e non si può mai sapere cosa accadrà dietro l’angolo, sia in entrata che in uscita. Certo è che, per ora, poter leggere un’ipotesi di formazione del genere non può che far sorridere, specie viste le premesse iniziali. I sacrifici certamente ci saranno e probabilmente saranno dolorosi. Ma intanto i tifosi possono godersi un inizio di calciomercato scoppiettante: l’Inter dei sogni ora è meno utopica e più reale. E anche la possibilità di vedere una super squadra in campo ai nastri di partenza della stagione non è così remota. Un boccone amaro si può anche digerire facilmente se viene spazzato via da una rosa all’altezza…

Il vero dubbio è: Inzaghi sacrificherebbe i propri dogmi per il pragmatismo? Abbandonerebbe il suo 3-5-2 per un modulo più classico ma, probabilmente, redditizio e funzionale ai propri uomini?