9 Aprile 2022

Inter-Verona, le PAGELLE: un Perisic mostruoso, Dzeko e Barella regalano la vittoria

I voti dei giocatori nerazzurri

Inter (@Getty Images)

Inter

HANDANOVIC 6,5 – Mai chiamato in causa nei primi 20 minuti, agisce principalmente da regista aggiunto, lanciando con precisione alla ricerca di Dzeko e Correa. Bravo a tu per tu con Simeone a chiudere lo specchio e deviarla in angolo. Attento e reattivo quando il Verona sale di tono e diventa pericoloso nella ripresa.

SKRINIAR 7,5 – Bravo e ordinato, al solito gestisce la sua area di competenza con grinta e precisione. Con Dumfries in aiuto riesce a spegnere sul nascere la spinta dalle sue parti. Sempre puntuale anche quando viene dirottato a perno centrale, tiene bene su Simeone e regala alcuni interventi da campione vero, uno decisivo su un goal quasi fatto.

DE VRIJ 6,5 – Rientra bene dall’infortunio e imposta con calma e precisione la manovra. Attento anche sulle rare fiammate ospiti. Sostituito a fine primo tempo per un riacutizzarsi del fastidio alla coscia sinistra. (D’AMBROSIO 6,5 – Gioca con ordine, posizionandosi sul centro destra. Recupera grandi palloni e sfiora addirittura il goal, Montipò ed il palo gli negano l’esultanza personale)

DIMARCO 7 – Fa una progressione palla al piede clamorosa a inizio partita ma dopo 70 metri la lucidità ne risente e si fa anticipare proprio al momento di tirare. Ripaga ampiamente la fiducia di Inzaghi con una prestazione clamorosa, sia in difesa sia in ripartenza. Sempre pericoloso quando crossa o batte i calci d’angolo, tra i migliori in campo fino alla sostituzione. (BASTONI 5,5 – Il meno attento e preciso della retroguardia nerazzurra, regala un paio di palloni pericolosi a Simeone, ma per fortuna c’è Skriniar a guardargli le spalle)

DUMFRIES 7 – Sempre arma in più in fase offensiva, si rende pericoloso in ripartenza. Serve bene Perisic ma Montipò dice no. Bravo in entrambe le fasi: chiude bene dietro ed aiuta Skriniar e spinge con la sua corsa in ripartenza. Nella ripresa prova la grande azione personale: calcia a lato ma mette in mostra tutta la propria qualità. Porta avanti e tracina la squadra in ripartenza praticamente da solo nel secondo tempo, sempre attento anche in chiusura. Sempre più maturo e importante.

BARELLA 7 – In difficoltà, Casale lo marca a uomo e lo pressa a tutto campo. Un po’ in ombra rispetto ai compagni, si riprende con gli interessi segnando il goal del vantaggio dell’Inter su assist di Perisic. Svaria in tutto il centrocampo mettendo in crisi la mediana avversaria con la sua corsa. Cala un po’, come è giusto che sia, nella ripresa. (VIDAL 5,5 – Entra come al solito molle e svogliato “sviene” al limite dell’area di rigore quando potrebbe concludere in maniera interessante. Si riabilita con una gran palla a D’Ambrosio che però è sfortunato e trova solo il palo, ma non incide, non affonda mai il tackle ed è anche impreciso. Al solito non troppo sul pezzo)

BROZOVIC 7 – Con lui in campo il centrocampo e la costruzione cambiano nettamente in meglio: il vero uomo fondamentale dell’Inter, anche se oggi, rispetto a Barella e a Calha, è leggermente meno brillante e più ligio solo al proprio dovere. Sempre però al posto giusto al momento giusto per intercettare le linee di passaggio, nella ripresa si erge a baluardo difensivo quando il Verona attacca.

CALHANOGLU 7 – Bravo sia in impostazione che in interdizione, recupera un paio di buoni palloni che portano a contropiedi pericolosi. Corre tantissimo e con qualità, ha fame e si vede, non spreca mai la palla e ringhia sulle gambe avversarie. Nella ripresa sfiora il gran goal con un tiro violentissimo da fuori area: quando gira il turco, la squadra ha una luce nettamente diversa. (GAGLIARDINI S.V.)

PERISIC 8 – Un po’ in ombra nel buon avvio nerazzurro, pressa bene Faraoni ma in ripartenza non si vede molto. Esce poi alla distanza. Prima trova un tiro praticamente perfetto dal limite dell’area ma Montipò si supera col consueto miracolo dei portieri delle piccole quando si trovano di fronte l’Inter, poi serve l’assist perfetto per il vantaggio di Barella e addirittura quello del raddoppio per Dzeko. Mostra uno strapotere fisico impressionante per tutta la partita, sia da esterno che da seconda punta.

DZEKO 7,5 – Meno brillante rispetto a Correa in avvio, ma lavora discretamente di sponda per lanciare l’argentino in velocità nello spazio: oggi versione vera e propria torre. Si scatena poi alla mezz’ora, prima sfiora l’eurogoal su azione personale, poi raddoppia su sponda di Perisic. Nella ripresa gioca tanto da regista e smista palloni con grande classe, sfiorando più volte l’assist; arriva però poco lucido su un cross di Perisic e si divora il possibile 3 a 0. Partita monumentale comunque per il lavoro che fa per la squadra, al di là della rete.

CORREA 6,5 – Ha voglia di fare e si fa vedere, bella la progressione in ripartenza con cui si guadagna una punizione interessante, poi sprecata da Calhanoglu. Bravo anche sul contropiede successivo a servire pericolosamente Dumfries. Sembra intendersi e completarsi molto di più con Dzeko rispetto a Lautaro. (GOSENS 6 – Meno brillante di quanto ci si potrebbe aspettare, non spinge con continuità. Un po’ titubante, è comunque concentrato in difesa quando gli ospiti provano a rendersi pericolosi. Da lui però è giusto aspettarsi molto di più soprattutto in fase offensiva)

INZAGHI 6,5 – La squadra finalmente parte con la giusta voglia e gamba nel primo tempo. Rincula un po’ troppo però nella ripresa e forse alcuni cambi sono rivedibili: Gosens al posto di Correa desta parecchie perplessità, così come l’inserimento di Bastoni, sintomo probabilmente di paura per la rediviva spinta del Verona. La squadra comunque è attenta e sul pezzo e in ripartenza sfiora più volte il tris. Ottima reazione dopo due mesi molto difficili, vincere contro questo Hellas non era semplice: la vittoria con la Juventus ha fatto svoltare di nuovo la stagione?

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