17 Luglio 2021

Dal 3-5-2 offensivo ai gol di Calhanoglu fino all’alternanza sulle fasce: Inzaghi prepara la rivoluzione

Il tecnico ex Lazio prepara la sua nuova Inter: molte le differenze rispetto a Conte

Simone Inzaghi (via Getty Images)

Finalmente, il campo. Stasera alle ore 20.30 l’Inter affronterà il Lugano nella prima e vera amichevole della stagione. Sale la voglia di vedere Simone Inzaghi in azione sulla panchina nerazzurra ma, intanto, il tecnico piacentino prepara e disegna la sua nuova Inter. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’ex Lazio ha in mente diverse novità rispetto al suo predecessore Antonio Conte, a partire dal modulo: si resterà sul 3-5-2 ma ci sarà un atteggiamento completamente diverso. I nerazzurri, abituati a un gioco estremamente verticale e fatto di attesa, dovranno interpretare un modo di stare in campo più offensivo. Inzaghi richiede alla sua squadra di prendere in mano la partita e giocare nella metà campo avversaria con il fraseggio più veloce possibile.

IL PACIFICATORE – La dirigenza nerazzurra ha scelto Inzaghi anche per le sue doti da “aziendalista”. Ma non è uno “yes man”, se il mercato non va bene lo fa notare e dà indicazioni di continuo ma sicuramente non ci saranno più le esposizioni pubbliche a cui eravamo abituati con Conte. Un clima esterno più sereno, ma dentro rimane la solita concentrazione ed etica del lavoro. Con Inzaghi non si scherza, e il fratello di Lukaku, Jordan, lo sa bene visto che fu messo fuori dalla rosa per un ritardo prima di Juve-Lazio dell’estate 2020.

CALHA-GOL – L’arrivo del turco non è stato un semplice “tappare il buco” lasciato da Eriksen, bensì un’esplicita richiesta di Inzaghi che lo ritiene un giocatore che può fare la differenza: dagli assist fino ai calci da fermo letali, il tecnico piacentino si aspetta più gol da Calhanoglu e da tutti gli altri centrocampisti. Il migliore dello scorso anno è stato Barella con 3 gol. Troppi pochi per Inzaghi, abituato ai quasi 10/15 stagionali di Milinkovic-Savic.

SULLE FASCE SI RUOTA – In attesa dell’erede di Hakimi, con Inzaghi non ci saranno più posti fissi. Sulla destra risalgono le quotazioni di Darmian (da ruotare anche a sinistra in caso di necessità) e sulla fascia opposta l’alternanza tra Dimarco e Perisic la farà da padrona. Più duttilità da tutti: ma l’importanza degli esterni rimane la stessa.

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