8 Agosto 2017

Luciano Spalletti, “l’uomo dei sogni” nerazzurri: ora è un’altra Inter

L'ex tecnico giallorosso è riuscito in un solo mese a far riacquistare fiducia a tutto l'ambiente nerazzurro

I numeri di questo precampionato parlano chiaro: cinque vittorie, un pareggio e una sola sconfitta con un bottino di 12 gol fatti e 6 subiti. La marcia estiva dell’Inter di Luciano Spalletti è più che positiva: la striscia attuale parla di 4 vittorie di fila. I numeri raccontano oggi di un mondo ribaltato in casa nerazzurra. E al di là dei risultati, a convincere è il modo in cui la squadra ha tenuto il campo contro Schalke , Lione, Bayern, Chelsea e Villarreal, formazioni messe decisamente sotto per larghi tratti: fase difensiva organizzata e molto attenta; distanze già accettabili fra i reparti; buona personalità nel possesso palla e nell’interpretazione delle transizioni,sia in ripartenza sia nel ripiegare dopo una palla persa in zona pericolo. Segnali chiari e inequivocabili che hanno cambiato l’umore dell’intero popolo nerazzurro.

“L’uomo dei sogni”, così La Gazzetta dello Sport definisce il nuovo tecnico nerazzurro. Lezioni spesso personalizzate, disciplina sempre e la grande capacità di far sentire tutti importanti, coinvolti: così Spalletti sta facendo velocemente sbocciare Skriniar e sta per esempio rigenerando i vari Miranda, Gagliardini, Joao Mario ed Eder, oltre ad aver risvegliato entusiasmo, attenzione e orgoglio in Brozovic e soprattutto in Jovetic, ragazzi dati ormai ai margini del progetto nerazzurro.

Ora Spalletti va però messo nelle condizioni di ridurre quasi a zero i rischi sulla strada dell’obiettivo minimo, ovvero il quarto posto e il rientro nell’Europa che conta. Traduzione: a Walter Sabatini e Piero Ausilio il compito di migliorare per qualità morali e tecniche la rosa e di ridurre il gap di distanza dalle prime della classe. Occorrono almeno altre tre pedine, per non sprecare il «jolly Spalletti». In panchina c’è un fenomeno, in campo mancano ancora un’alternativa al centro della difesa, un grande centrocampista assaltatore e un esterno offensivo rapido, a prescindere da Emre Mor. Schick e un terzino destro in più renderebbero poi quasi perfetta la rosa.

IL TOP PLAYER DELL’INTER E’ LUCIANO SPALLETTI