11 Ottobre 2017

Mancini: “Derby? Non faccio pronostici. Icardi e Perisic determinanti”

L'ex tecnico dei nerazzurri non si sbilancia e spera che l'Inter possa giocare un bel match
intervista mancini

Roberto Mancini, attuale allenatore dello Zenit, nella lunga intervista concessa al Corriere.it, ha parlato – tra le altre cose – di Inter e dell’imminente sfida che la vedrà contendersi il derby con il Milan, domenica alle ore 20:45. Proprio sulla partita contro i rossoneri, ha detto: “Non fatemi fare pronostici, ma spero che l’Inter faccia un bel match. I nerazzurri sono partiti bene, perché sono una squadra forte, che già si conosceva e ha cambiato meno del Milan. I rossoneri ora soffrono un po’, ci vuole tempo perché tutto giri nel modo giusto, però hanno lavorato bene sul mercato.”

Paragone con Spalletti – “Quando sono tornato, la mia era un’Inter da costruire. Partimmo bene è vero. Non so dove può arrivare, ho visto solo la partita di Roma. Il Milan ora sta pagando un dazio più alto dell’Inter, ma ha qualità. Spero centrino entrambe l’obiettivo Champions League.”

LOTTA SCUDETTO – “Mah… Il Napoli è la squadra che ha più continuità, ha cambiato poco e assimilato il gioco di Sarri. La Juventus è sempre la più forte. Poi ci sono le altre: Roma, Inter, Milan. Senza dimenticare la Lazio che dà sempre fastidio a tutti.”

Ritornando al Derby e all’attuale situazione delle due squadre milanesi, Mancini ha aggiunto: “È la partita più sentita, la pressione l’avverti eccome: però alla fine vale sempre tre punti. Certo se l’Inter vince stacca i rossoneri di 10 punti: inizia a diventare un bel divario. Per questo credo che il Milan rischi qualcosa in più. Icardi e Perisic nell’Inter sono sempre determinanti, Brozovic poteva aiutare con la sua imprevedibilità ma non ci sarà. Il Milan ha tanti giocatori importanti, anche Kalinic, se sta bene, può fare malissimo».

EPISODI DA DERBY – “L’errore dal dischetto di Icardi nel Derby perso 3-0? Ecco appunto, dicevamo degli episodi. Il calcio è così e il Derby soprattutto, più di altre partite. Puoi giocare meglio dell’avversario e perdere. In campo ci sono tanti campioni e ti possono risolvere la partita con un colpo.”

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