4 Maggio 2017

Mancini: “Vedo difficile un ritorno all’Inter. Yaya Toure tra i migliori che ho mai allenato”

L'ex tecnico nerazzurro ha parlato di diverse questioni a TMW Radio
mancini suning

Intervistato ai microfoni di TMW Radio, Roberto Mancini ha toccato vari argomenti, soprattutto sul suo passato da allenatore e da giocatore.

Non credi sia arrivato il momento che le proprietà cinesi delle milanesi comprino giocatori forti per iniziare a competere con la Juventus? — “Per costruire le squadre vincenti serve tempo e passare anche per gli errori: l’Inter è sulla buona strada, ha una buona squadra e non manca molto a renderla da scudetto. Il Milan invece è più indietro, senza dimenticare poi che ci sono anche Napoli e Roma.

Qual è il miglior calciatore che hai mai allenato sia sul piano tattico che su quello umano? — “Sceglierne solo uno è difficile, ne ho allenati tanti, ho allenato Simeone, Veron, Yaya Toure, David Silva… uno di loro sicuramente”.

Torneresti all’Inter? — “Mi sembra sia abbastanza difficile, dovrebbero cambiare tante cose”.

Tu e Vialli avete avuto uno splendido rapporto per tanto tempo: ci racconti però un vostro litigio? — “Una volta abbiamo litigato per una sciocchezza in campo: io lo chiamai per cognome in modo un po’ aggressivo in campo e lui se la prese. Non ci parlammo per una settimana, per poi fare pace in Nazionale grazie ad un mio assist per un suo gol”.

L’ex tecnico nerazzurro è stato infine provocato con una domanda sulla Francia, legata ad alcune voci che lo vorrebbero come prossimo tecnico del Paris Saint Germain: “Se mi piace la Francia? Mi piace molto la Tour Eiffel, che dovrebbe essere da quelle parti, nella capitale…” ha risposto ridendo.

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Autore:
Simone Frizza

Simone Frizza, classe 1997, laureato in Discipline dei Media e in Digital Content Management, fa parte della redazione di Passione Inter dal 2017. Dal 2020 si occupa della parte di video e dirette sui canali YouTube e Twitch. Adora le telecronache, detesta il calciomercato, venera la classe calcistica di Edin Dzeko e quella cestistica di Dirk Nowitzki.