18 Febbraio 2016

Mancini: “Mourinho, all’Inter meglio di me. Kondogbia diventerà grande”

L’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky, incalzato dalle domande di Paolo Condò. Dopo aver ripercorso le diverse fasi della sua carriera da calciatore, Mancini ha parlato dell’esperienza da allenatore, della partita scudetto di Parma decisa da Ibrahimovic, ma anche di Adriano, Mourinho e Kondogbia. Queste le sue parole: […]
Le interviste post partita di Inter-Carpii

L’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky, incalzato dalle domande di Paolo Condò. Dopo aver ripercorso le diverse fasi della sua carriera da calciatore, Mancini ha parlato dell’esperienza da allenatore, della partita scudetto di Parma decisa da Ibrahimovic, ma anche di Adriano, Mourinho e Kondogbia. Queste le sue parole:

ADRIANO – “Fa parte di quella schiera di giocatori che potevano fare tantissimo, ma che alla fine hanno fatto poco, per colpa loro. È un peccato, perché è un bravo ragazzo e, otre ad essere un bravo ragazzo, aveva delle qualità fisiche, più che tecniche. Aveva bisogno di essere sempre in condizione, fare una vita d’atleta. Giocatori come lui hanno bisogno di essere professionisti al massimo. Purtroppo, su questo lui ha peccato un po’ ed è stato un grande dispiacere. Io, come tutto noi, facemmo a quel tempo qualsiasi cosa per dargli una mano”.

SCUDETTO A PARMA – “Eravamo molto sotto pressione, noi eravamo molto avanti, la Roma aveva recuperato molti punti e noi era da settimane che giocavamo senza il nostro miglior giocatore che era Ibrahimovic e, quindi, eravamo un po’ sotto pressione e trovarsi all’ultima giornata a giocarsi una partita così importante contro il Parma che stava retrocedendo  e con la Roma che aveva recuperato molto, fortunatamente decidemmo di portare Ibrahimovic in panchina e usarlo nell’ultima mezz’ora. Soprattutto per la tensione che si era creata nelle ultime settimane”.

INGHILTERRA E ARBITRI – “In Inghilterra si vive la partita in un altro modo. Uno non sa mai chi è l’arbitro e non se ne preoccupa più di tanto, i giornali non scrivono sull’arbitro, le trasmissioni non parlano dell’arbitro e, quindi, nessun giocatore si preoccupa di questo. Questo sicuramente aiuta e credo che gli arbitri abbiamo un altro atteggiamento, che aiuta, perché non è vero che i giocatori in Inghilterra sono bravi e non dicono mai niente all’arbitro”.

THOHIR – “Io credo che se le squadre italiane avessero presidenti come Thohir, il calcio italiano potrebbe migliorare molto e tornare ai livelli di una volta. Oggi è difficile per un imprenditore italiano poter fare come ha fatto Moratti per anni, investire tanti soldi  non è una cosa semplice. Per anni il campionato italiano è stato il più bello e deve tornare ad essere il più bello”.

MOURINHO – “Ha vinto la Coppa dei Campioni, quindi. Sicuramente, ha fatto meglio di me”. 

KONDOGBIA – “Diventerà un grande”.