2 Dicembre 2014

Fassone: “Cerci risponde al nostro identikit. Mancini scelta ponderata”

Marco Fassone

Marco Fassone parla di calciomercato, di Roberto Mancini, delle idee di Thohir e della tecnologia

Intervistato dal Corriere dello Sport, il dg dell’Inter Marco Fassone ha parlato del momento attuale della squadra nerazzurra, del cambio di panchina e, soprattutto, di calciomercato: “Per il mercato una società come la nostra deve porre un occhio di riguardo a situazioni di scadenza di contratto oppure di giocatori che non riescono a ritagliarsi il giusto spazio nelle loro rispettive squadre; a tal proposito il nome che risponde a questo identikit è quello di Alessio Cerci: è italiano, è bravo e conosce la Serie A. Purtroppo non abbiamo ancora affrontato l’argomento con l’Atletico Madrid e quindi non è ancora facile dire se può essere alla nostra portata economicamente. Nella sessione di mercato di gennaio, solitamente, si fanno trattative che non portano a un grande miglioramento della rosa. Noi, invece, stiamo cercando di lavorare sodo per preparare al meglio la sessione di giugno, quando ci muoveremo in maniera significativa sia dal punto di vista economico che tecnico. Mazzarri-Mancini? Abbiamo maturato la decisione di cambiare allenatore perchè abbiamo notato che Mazzarri non riuscisse più a farsi seguire dalla squadra; era il momento giusto per prendere un allenatore top come Mancini. La nostra aspettativa è che Roberto sappia trasferire allo spogliatoio i concetti chiave del suo calcio. Ci vorrà il giusto tempo, ma noi speriamo che non sia troppo. E’ stata una scelta ben ponderata, non volevamo cambiare tanto per cambiare ma avevamo bisogno di un allenatore di alto livello

Le idee  di Thohir? La società veniva da 15 anni di perdite, e quindi è giusto poter essere più oculati; c’è da dire che stiamo lavorando bene e che la società, adesso, è in salute, da quest?anno l’Ebitda sarà positivo. Per tornare nella top ten del calcio europeo, però, bisogna assolutamente tornare in Champions League.

Tecnologia in campo’ Sono d’accordo con l’introduzione della tecnologia, ci sono momenti in cui gli arbitri hanno bisogno di aiuto. Anche se ci sono più arbitri in campo è comunque utile l’utilizzo della tecnologia”.

Marco Fassone

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