12 Gennaio 2014

Mazzarri: “Dobbiamo svoltare. Botta interessante, Kovacic ha doti importanti. Milito…”

Conferenza stampa di vigilia per Walter Mazzarri. La sua Inter domani è chiamata ad un impegno importante, contro il Chievo di Corini, partita in cui è vietato sbagliare. Ecco le parole del mister: RIPARTIRE – “Dobbiamo svoltare, subito, l’ho detto anche alla squadra. Dobbiamo fare quello che abbiamo fatto in altre occasioni, sperando che gli episodi ci aiutino”. SOCIETA’ – “Quando dico certe cose è perché sono tranquillo. Se ho rilasciato delle dichiarazioni significa che so di cosa parlo. Io ho sempre parlato di processo di crescita, di cantiere aperto, concetti concordi: quest’anno è così. La società sta cercando di seguire le mie indicazioni sul mercato”. MORATTI-THOHIR – “Le mie parole sul cambio dirigenziale? Non ho mai affermato di non aspettarmi questo cambiamento, ma questi concetti possono essere stati presi in generale. E’ vero che non sono mai stato messo al corrente di questo, ma la mia non è una polemica. Qui ho tanti stimoli, stiamo facendo un buon cammino con qualche incidente di percorso”. KOVACIC – “In fase offensiva ha colpi pazzeschi, si è visto ad Udine, ma spesso ha tirato in porta quando doveva passarla. Ha tanto da migliorare, ma è giovane ed è normale. Dobbiamo aiutarlo a capire quando attaccare e quando difendere, tutta la squadra deve partecipare alla fase passiva. Dobbiamo aiutare i ragazzi giovani, anche Taider, a trovare continuità in una squadra che lotta per vincere”. MILAN – “Ho sempre cercato di evitare paragoni con le altre squadre. Come ha detto Allegri, le situazioni di Milan e Inter sono diverse in campionato, e non lo avrei mai nominato se non fossi stato costretto a difendere la mia società. Lui ha risposto nella maniera corretta ad una domanda postagli in un certo modo”. OBIETTIVI – “Non ne ho mai parlato. Dire che dobbiamo arrivare più in alto possibile non significa porre degli obiettivi. Sono che le scelte fatte in coppa erano rischiose, ma ho operato al fine di dare alla società le ultime indicazioni sul mercato. Ci è capitato un turno particolare, siamo usciti, poteva capitare al prossimo, ma non ho mai detto che dovevamo vincere la coppa. Il campionato è ancora lungo e gli scenari possono cambiare”. GIOCO – “Passi indietro? Non sono deluso, conosco il campionato italiano e so che non siamo brillanti. Abbiamo iniziato a temere i nostri meccanismi, di conseguenza le partite si bloccano. Con il Chievo non sarà facile, servirà probabilmente un episodio favorevole per sbloccare il match. Se con la Lazio avessimo segnato su calcio d’angolo la situazione sarebbe differente. Chi gioca al posto di Guarin? Se permettete non rispondo, Corini è bravo”. BOTTA – “Domani sarà in panchina, è sveglio e ha buone doti. Può diventare un campione, ma ci vuole tempo”. INTER SIMILE AL PRIMO NAPOLI? – “Preferisco non tornare sul passato, se mi fate queste domande sono costretto a  farlo. Sto valutando la rosa. A Napoli c’era una piazza diversa. Qui bisogna avere pazienza e lavorare tutti insieme, in passato avevo raccolto una squadra sestultima in campionato e abbiamo raggiunto numerosi obiettivi. Preferisco non tornare più sull’argomento”. ATTACCANTI – Icardi non l’ho praticamente mai avuto. Belfodil lo devo inquadrare di più come ruolo. Milito ha avuto una ricaduta, un uomo della sua esperienza è molto importante in periodi simili, per dare l’esempio”. CONTINUITA’ – “La cosa che mi ha fatto più piacere, da allenatore, è che c’è un’identità. Rivedendo la partita con la Lazio ho notato come siamo stati attaccati al nostro gioco, in un momento in cui serviva una giocata. Loro giocavano da piccola squadra, si difendevano e io non ho visto l’Inter in balia dei biancocelesti. Abbiamo pagato l’unico errore commesso”. PAUSA – “Se guardiamo solo i risultati non posso non dirvi che ci ha fatto male. Il calcio non è una scienza esatta, allora è necessario guardare agli episodi. Nel derby abbiamo giocato male, con il Napoli nonostante la sconfitta abbiamo imposto il nostro gioco e la squadra mi è piaciuta. Con la Lazio siamo stati bloccati più per merito loro”. CALCI PIAZZATI – “Ci lavoriamo tanto. In allenamento spesso un uomo si libera in area, ci sono ragazzi che in allenamento calciano bene, mentre a San Siro fanno fatica, ad Appiano i rigori li tirano bene tutti. Dobbiamo lavorare sugli automatismi”. CHIEVO – “Servirà più orgoglio che rabbia. In queste situazioni i grandi giocatori riescono a tirare fuori il meglio, a dare il 110%. Se ci riusciremo sarà difficile per tutti”.