21 Settembre 2014

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Palermo-Inter

Palermo-Inter

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Palermo-Inter: Tutto quello che c’è da sapere sul match

Dopo due giornate di campionato non è facile capire quale sia la reale identità delle squadre scese in campo: l’Inter arriva alla sfida odierna contro il Palermo dopo due prestazioni completamente agli antipodi: la delusione per lo scialbo pareggio di Torino ha lasciato spazio alla meraviglia per il settebello contro il Sassuolo. Sic stantibus rebus, se si volesse fare un pronostico non tanto sul risultato quanto sul tipo di gara a cui si assisterà in serata, ci ritroveremmo molti confusi. Proviamo, quindi, a leggere tra le righe di una sfida imprevedibile, sia per le incognite relative ai nerazzurri che per quelle riguardanti i rosanero.

 LA STORIA – Il passato e le statistiche ci dicono molto: dal 1933, anno della prima volta del Palermo nella massima serie, le due squadre si sono affrontate al “Barbera” solo ventisei volte, con un sostanziale equilibrio nei risultati finali. Gli undici pareggi fanno da bilancia tra le nove vittorie della beneamata e le 6 dei siciliani, per un totale di 68 reti messe a segno (2,7 a partita). Negli ultimi anni poi, i nerazzurri hanno trovato sempre molta difficoltà a imporre il proprio gioco in terra palermitana: l’11 settembre 2011 furono i gol di Miccoli (2), Hernandez e Pinilla ad annientare l’Inter di Gasperini; prima della retrocessione in Serie B fu invece Ilicic a regalare un ultimo barlume di speranza ai suoi tifosi. Da allora è cambiato tutto, da ambo le parti.

IL PRESENTE – Iachini, messo subito in discussione dopo la sconfitta con il Verona e il pessimo pareggio contro una Sampdoria in dieci, è stato bravo a costruire una compagine coraggiosa e determinata nella scorsa stagione, quando dopo un avvio drammatico è arrivata la promozione diretta in Serie A. Il Palermo di quest’anno a grandi linee non è molto lontano da quella squadra: molto aggressivo a centrocampo, ma con poca qualità (soprattutto se si pensa ai tempi in cui dalle parti del capoluogo siciliano si aggiravano i vari Pastore, Miccoli, Ilicic o Corini): l’ex tecnico di Siena e Sampdoria deve dunque affidarsi per la fase offensiva alla velocità di Dybala e alle rifiniture di Vazquez, per quella difensiva al filtro di Bolzoni e Barreto. Dall’altra parte Mazzarri pare essersi convinto che solo con le due punte potrebbero esserci spiragli per una stagione importante e, di conseguenza, Osvaldo dovrebbe affiancare Icardi al pari della scorsa domenica.

LE FORMAZIONI – A coprire Handanovic, il tecnico livornese disporrà il trio potenzialmente più affidabile, quello formato da Juan Jesus sul centro-sinistra, Ranocchia sul centro-destra e il rientrante Vidic in mezzo. Centrocampo con qualche incognita: le uniche due certezze sono Dodò in fascia sinistra e Medel come perno centrale. Nagatomo e Jonathan, infatti, sembrano recuperati ma è probabile che sia ancora D’Ambrosio, in gol giovedì a Kiev, a prendere la corsia di destra. Kovacic, poi, è convocato e potrebbe partire dall’inizio insieme a Guarin,  che rileverebbe Hernanes. In avanti, come già accennato, Icardi e Osvaldo. Modulo quasi speculare per il Palermo: Iachini schiererà un 3-5-2 con la seconda punta, Vazquez, che agirà leggermente più arretrato rispetto a Dybala. Con Sorrentino in porta, il terzetto difensivo sarà composto da Terzi, Andelkovic e Bamba; in mezzo al campo dovrebbero esserci Daprelà, Barreto, Rigoni, Bolzoni e Pisano.

L’OCCHIO TATTICO – Palermo-Inter rischia, a nostro parere, di essere una partita con molti gol: se nell’Inter mancherà probabilmente Hernanes, c’è da dire che Kovacic, Dodò, Osvaldo e Guarin potrebbero essere delle armi sufficienti a innescare il bomber Icardi, assetato di gol dopo la tripletta di domenica contro il Sassuolo. La difesa del Palermo, infatti, non è sicuramente la più arcigna del campionato, soprattutto quando le sue linee vengono allargate dal gioco sugli esterni degli avversari, come successo contro il Verona e contro la Samp. Ecco perché riteniamo fondamentali Dodò e D’Ambrosio e ci aspettiamo che quest’ultimo, che, a parte il gol, in Ucraina non ha certo brillato, possa dimostrare maggiore coraggio e lucidità anche in proiezione offensiva. Come spesso sta succedendo in questa stagione, poi, Kovacic dovrebbe garantire la superiorità numerica grazie alla sua capacità nel saltare l’uomo. Per quanto riguarda il Palermo, ci sarà da fare attenzione agli scambi rapidi tra i due attaccanti, ma Juan Jesus e Ranocchia, deputati alle marcature più strette, potranno essere pilotati a dovere da Vidic, il quale ha dimostrato ampiamente la sua leadership. Gli ingredienti per un match interessante ci sono tutti: appuntamento al “Barbera” alle 20.45!

di Gianluigi Valente

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