14 Settembre 2014

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Sassuolo

Inter-Sassuolo

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Inter-Sassuolo: tutto quello che c’è da sapere sul match

Inter e Sassuolo vengono da un pareggio amaro ottenuto nella prima giornata di campionato. I nerazzurri hanno avuto l’occasione di portare a casa tre punti contro un Torino decisamente spuntato e privo della verve migliore, ma hanno miseramente fallito l’obiettivo fornendo una prestazione tanto scialba quanto inaspettata; i neroverdi, invece, si sono ritrovati invischiati in un match che sarebbe dovuto essere tutto gol e champagne, ma alla fine i moduli speculari di Zeman e Di Francesco hanno annullato la fantasia e la spregiudicatezza che contraddistingue Cagliari e Sassuolo. Sappiamo bene che i valori delle due compagini che si affrontano oggi a San Siro sono nettamente superiori a quelli mostrati nel primo turno di Serie A: scopriamone pian piano l’essenza.

LA STORIA – Inter-Sassuolo può essere considerata alla stregua di un inedito per la storia del calcio: uno solo è il precedente, quello della scorsa stagione, la prima degli emiliani nella categoria più blasonata. Il 9 febbraio scorso a Milano decise il gol di una bandiera dell’Inter che in estate non ha visto rinnovarsi il contratto: stiamo parlando di Walter Samuel, che assicurò i tre punti con una potente inzuccata a inizio ripresa su azione da calcio d’angolo. Ma fu una partita ben più complessa rispetto a quella giocata nel settembre del 2013 in casa dei neroverdi, quando gli uomini di Mazzarri si imposero con uno 0-7 che non lasciò repliche.

IL PRESENTE – Rispetto a un anno fa è cambiato tanto da ambo le parti: l’Inter ha un nuovo proprietario e non può più contare sugli ultimi reduci del triplete, gli argentini Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito. La squadra è completamente rinnovata, ma la sensazione è che manchi quella giusta dose di idee, convinzione e buona sorte che permettono di ottenere risultati positivi. Il Sassuolo non è più una matricola e quasi con gli stessi uomini di allora ha maturato un anno in più di esperienza che servirà per non essere coinvolti nella lotta per non retrocedere fino all’ultima giornata. Lo stesso Di Francesco, prima allontanato e poi richiamato alla guida della squadra nel giro di un paio di mesi tra gennaio e febbraio del 2014, è tornato con le idee molto più chiare: la sua squadra non convive più con la paura di sentirsi inferiore rispetto alle sue avversarie.

LE FORMAZIONI – Walter Mazzarri cambia il modulo di partenza rispetto alla gara contro il Torino e ritorna al più collaudato 3-5-2. La prima novità riguarda la difesa che proteggerà Handanovic: la squalifica di Vidic (espulso due settimane fa) impone al tecnico livornese di scalare Ranocchia al centro del terzetto e di inserire sulla destra Andreolli. A centrocampo Medel farà da perno centrale tra Kovacic ed Hernanes, mentre Nagatomo inizierà a destra a causa di un affaticamento muscolare di Jonathan, con conseguente inserimento di Dodò a sinistra. L’unica vera incertezza è sul tandem offensivo: Icardi sembra certo del posto, ma se ieri si pensava che ad affiancarlo dovesse essere Palacio (al ritorno dopo tre settimane di infortunio), oggi sembra che siano di nuovo salite le quotazioni di Osvaldo, che bene ha fatto nei pochi scampoli di match giocati finora. Il Sassuolo, in cui esordirà il nuovo portiere Consigli, invece non abbandona il fidato 4-3-3 con cui mister Di Francesco ha conquistato la salvezza nello scorso campionato. L’ex giocatore della Roma ha solo due dubbi di formazione: il terzino destro dovrebbe essere Gazzola, ma Vrsaljko insidia la sua maglia da titolare; stesso discorso per il centrocampo, dove Missiroli appare in vantaggio su Brighi. In avanti l’ottimo trio formato da Zaza, fresco di primo gol in azzurro, Berardi e Sansone.

L’OCCHIO TATTICO – Nell’individuare una chiave tattica di Inter-Sassuolo possiamo sicuramente concentrarci sulla diversità dei moduli delle squadre che si affrontano. In teoria (ma solo in teoria!) l’Inter potrebbe trovarsi spesso in superiorità numerica in fase offensiva: i due esterni, più Kovacic, Hernanes e le due punte tenderanno ad allargare le linee difensive del reparto arretrato di Di Francesco e a favorire gli inserimenti delle due mezzali dalle retrovie. Sarà compito di Biondini e Magnanelli contenere gli attacchi degli avversari e provare a rovesciare il fronte. Se Dodò e Nagatomo poi dovessero essere in grado di associare alla spinta propulsiva anche una buona fase difensiva, il giovane trio d’attacco neroverde con l’aiuto di Missiroli si troverebbe a fronteggiare una difesa numericamente superiore, che può contare anche sulla grinta di Medel, alla sua seconda apparizione in nerazzurro. Se dovessimo poi puntare su un giocatore in particolare, siamo convinti che potrebbe essere la partita di Hernanes: calci di punizione e tiri dalla distanza sono frecce che il brasiliano può scagliare dall’arco delle sue qualità in ogni momento. Gli ingredienti per un match divertente ci sono tutti: appuntamento a San Siro alle 15.00!

di Gianluigi Valente