1 Luglio 2014

Samaden e l’Inter del futuro: “Thohir crede nel progetto giovani. Ecco le future stelle del nostro vivaio…”

Roberto Samaden, direttore del settore giovanile interista ha fatto un’analisi della situazione dei giovani giocatori nel calcio italiano, focalizzando il discorso sulla cantera dell’Inter del passato, del presente e del futuro. Ecco le sue parole rilasciate negli studi di Sportitalia:

THOHIR E I GIOVANI “Il progetto giovani parte da lontano: è iniziato da Moratti nel ’95 ed è proseguito con Ausilio e Baresi, gettando le basi per il futuro. Thohir vuole continuare per questa strada e, come lui stesso ha dichiarato, avendo meno campioni in squadra, è più facile che i giovani trovino più spazio. Il presidente appena è arrivato ci ha chiesto di continuare il nostro lavoro, cioè di lanciare giovani talenti come abbiamo fatto nell’era Moratti. In questa fase di costruzione il vivaio diventa sempre più importante”.

EL SHAARAWY E LE STAGIONI NEGATIVE DEI GIOVANI – “Il milanista ha avuto una stagione complessa, con tanti problemi fisici, per questo non si deve mettere in discussione il suo talento. In Italia si passa da giudizi positivi a dare giudizi negativi in pochissimo tempo, ma non deve essere cosi. I ragazzi devono avere il diritto di avere un’annata storta per poi riprendersi. Stessa situazione per Longo, ha avuto un lungo infortunio alla spalla che ne ha condizionato la stagione, ma sono sicuro che tornerà forte più di prima, come molti altri ragazzi”.

SCOUTING – “All’Inter abbiamo una forte base con Rusca che è il responsabile tecnico delle attività di base, che seleziona i giocatori in età molto giovanile. Serve un grosso lavoro perchè a quell’età in tanti sembrano bravi. Poi si concentra il lavoro sui 13enni, cosi come facemmo con Destro”.

BALOTELLI – “Sono d’accordo con Ausilio quando dice che è lui il colpevole della disfatta azzurra al Mondiale. Lo abbiamo avuto con noi qui all’Inter e posso assicurare che è un ragazzo dal cuore d’oro e continueremo a volergli bene. La prima volta che lo vidi era una partita a Lumezzane dove vincemmo 4-3 e lui segnò una tripletta. Aveva undici anni! Di lui si conocevano le doti tecniche e gli atteggiamenti esuberanti per la sua età. E’ stato geniale Ausilio a 16 anni a portarlo agli Allievi, dove è stato quindici giorni per poi andare subito in Primavera e quindi arrivare in Prima squadra. Io continuo a pensare che Mario sia fortissimo, non penso sia sopravvalutato e credo sia uno dei maggiori giocatori che ha espresso il calcio italiano. Ha ancora delle qualità inespresse”. 

STRAMACCIONI-INZAGHI – Strama è un amico, è arrivato in un momento difficile e per questo non ha esaltato le sue capacità: ha un talento eccezionale! A Udine farà bene perchè è abituato a lavorare con i giovani. Inzaghi? Come calciatore mi è sempre piaciuto e da allenatore cedo in lui quella grinta e quella voglia che aveva in campo. Avrà un grande futuro”.

ALLIEVI INTER – “Uno ha già esordito in Prima squadra: Federico Bonazzoli. La squadra Allievi di quest’anno mi ricorda quella che 7 anni fa vinse lo scudetto con Destro, Caldirola, Obi e tanti altri. Molti di loro faranno le fortune anche della Prima squadra”.

GIOVANI TALENTI NERAZZURRI TRA PASSATO E PRESENTE – Bisogna rispettare la valutazione tecnica del club: Bardi, Biraghi e Bianchetti sono ancora dell’Inter, con i primi due che proseguiranno il loro percorso in Serie A in prestito, per poi ritornare magari con noi. Per quanto riguarda Donati e Caldirola sono state fatte scelte dolorose, ma che ci possono stare dal momento in cui non li si ritiene pronti per la prima squadra. Ma devo dire che quando vedevo l’anno scorso all’Europeo vedevo 5 giocatori su 5 della linea difensiva dell’Under 21 italiana mi si riempiva il cuore di gioia, perchè è stato ripagato anche il nostro lavoro. Se devo dire un nome per un giovane interessante faccio quello di Tassi, altra intuizione di Ausilio. Poi direi Camara, che ha tutte le carte in regola per esplodere nella prossima stagione. Odonkor lo considero già aggregato alla prima squara: ha bruciato le tappe e poi è stato frenato dall’infortunio. L’anno prossimo può rimanere in Prima squadra, dove avrebbe già giocato quest’anno “.