Poco più di 24 separano gli appassionati di calcio dalla partita più importante di questo sport: la finale del Mondiale. Francia e Croazia sono pronte a sfidarsi ed i tifosi dell’Inter potranno gustarsi la sfida guardando con particolare attenzione ai due nerazzurri in campo, Perisic e Brozovic.
Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza la sfida allargando l’analisi alla situazione del calcio italiano e nel farlo coinvolge anche i due giocatori croati della Beneamata. Ecco la sua analisi: “La Croazia è la squadra più internazionale che ci sia al Mondiale. (…) I croati sono pochi, o sono per natura internazionali, tutti i croati, o avranno molte difficoltà ad inserirsi. Il problema italiano attuale è che siamo soltanto italiani. Siamo tanti, 60 milioni, pensiamo di non aver bisogno di parlare un’altra lingua, di conoscere altri modi di giocare a calcio, ci sentiamo autosufficienti”.
“Per questo” – continua Sconcerti – “non cresciamo. Il problema di Balotelli è che a suo modo è provinciale, ma anche quello di Immobule, mai andato bene né all’estero né in Nazionale, di Candreva, di Brozovic, forse al suo livello di Messi, di tantissimi altri”.
“La squadra ideale” – conclude – “forse sarebbe una Francia con Vrsaljko terzino più Rakitic e Modric al posto di Matuidi e Pogba, ai lati di Kantè. Come prima riserva non Perisic, un giocoliere, ma Rebic, l’autentico giocatore mai bravissimo ma sempre di tutti”.
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